Coni, Di Rocco: "Mi candido alla presidenza, con Malagò gestione inadeguata"
Renato Di Rocco ufficializza, con una lunga dichiarazione all'Ansa, la sua candidatura alla presidenza del Coni. "Ho avvertito - spiega tra l'altro - un diffuso malessere da parte del mondo dello sport per una gestione troppo personalistica ed elitaria, del tutto inadeguata, in particolare, nel difficilissimo momento che stiamo vivendo. Il Coni in questi ultimi otto ha pensato molto all'immagine e poco alla sostanza. Siamo stati sempre sui giornali ed in televisione ma nel frattempo non è stato risolto neanche uno dei problemi che interessano alle Federazioni, agli Enti di promozione sportiva, alle società di base ed alle Discipline associate".
OBIETTIVI - "Nelle mie intenzioni - sottolinea Di Rocco - deve tornare ad essere centrale il lavoro di squadra. Bisogna recuperare lo spirito di servizio che contraddistingue il mondo dello sport ed il Coni deve tornare ad occuparsi dei problemi della base. Meno riflettori e telecamere, più cose concrete. Faccio un esempio. Il Coni, durante la pandemia, ha abbandonato a sé stesse le società sportive e gli operatori dello sport, che stanno vivendo una crisi profondissima. Mai una volta il Coni ha evidenziato le ricerche scientifiche che dimostrano come palestre e piscine siano luoghi sani, dove la distanza è rispettata ben più che in autobus ed in metropolitana. E sapete perché non lo ha fatto? Perché era impegnato a chiedere al governo più potere e più dipendenti. Insomma, la decisione di candidarmi l'ho presa perché sento che è venuto il momento di ricostruire un modello di gestione dello sport più democratico, più collegiale e orientato alla collaborazione con tutti gli operatori del sistema sportivo italiano".
Lady Musacchio: "Ho costruito da sola la mia professione. Roma? Più autentica di Milano"
Sassuolo, i nazionali non giocheranno contro la Roma: il comunicato