Lazio, la Procura indaga sul caso tamponi: lo scenario
La settimana che si è conclusa ieri porta con se non solo i risultati ottenuti sul campo ma anche una scia di polemiche generate dal caos tamponi che ha fatto certamente da padrone. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei la Procura della Repubblica di Avellino ha aperto un fascicolo con tre possibili ipotesi di reato: falso in atto pubblico, epidemia colposa e frode in pubbliche forniture e per ora un solo nome è iscritto nel registro degli indagati: Massimiliano Taccone ovvero il presidente della Futura Diagnostica il laboratorio a cui la Lazio si è sempre rivolta per i tamponi. Nella notte di sabato il blitz della Procura a Formello in cui sono stati acquisiti i referti dei tamponi e tutte le documentazioni correlate.
IL CASO - La situazione ormai è nota: tutto è nato dalla difformità dei risultati dei tamponi eseguiti da Synlab per le partite di Champions e quelli svolti ad Avellino validi per il campionato in cui Inzaghi contro il Torino impiegò Immobile, Leiva e Strakosha. I tre sono stati bloccati in isolamento fiduciario dalla Asl 1 di Roma dopo essere risultati positivi al tampone svolto al Campus Biomedico.
LAZIO - La Magistratura farà chiarezza sulla questione per stabilire la posizione della società che potrebbe essere parte lesa e danneggiata dal laboratorio, con una parte attiva e questo porterebbe a un lungo processo oppure completamente estranea come sempre sostenuto sia dal presidente Lotito che dal dott. Pulcini. Proprio il medico sociale biancoceleste questa mattina, accompagnato dall'avvocato Gentile verrà ascoltato nuovamente dai federali.
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