RIVIVI DIRETTA - Sarri: "Squadra con più identità, ma un mese riesce a tutti". E sui giovani...
Impengata all'Olimpico contro il Midtjylland, la Lazio vince grazie al gol di Milinkovic e quello di Pedro, con cui riesce a ribaltare il risultato dopo il momentaneo vantaggio firmato da Isaksen. Sarri esce dunque dallo stadio con i tre punti, arrivando a quota 8 punti nella classifica del girone d'Europa League. Manca solamente una sfida, quella del prossimo giovedì contro il Feyenoord, al termine della prima fase della competizione e all'arrivo dei verdetti. L'allenatore è intervenuto in conferenza direttamente dalla sala stampa dell'Olimpico: seguila live su Lalaziosiamonoi.it.
Quant’è cresciuta la Lazio?
“Completamente imperturbabile probabilmente no, 6-7 minuti dopo il gol c'è stata qualche ripercussione. Poi abbiamo ripreso la partita in mano, abbiamo cominciato a palleggiare come sempre e con più tranquillità, questo ci ha portato a prendere in mano la partita, a produrre. Il rammarico è che sia finita solamente 2-1. L’avremmo potuta chiudere più largamente e prima”.
Cancellieri e i giovani?
"Cancellieri ha fatto bene, ha un percorso in cui ha fatto l’attaccante centrale due mesi e mezzo e dieci anni l'esterno. Normale sia più a suo agio come esterno. Felipe al centro lo metto sempre volentieri, soprattutto quando ci sono centrali con quelle caratteristiche. Non ti dà punti di riferimento. C’erano spazi di inserimento incredibili a fine partita. Dei ragazzi giovani sono contento. Marcos è stato coinvolto nell’episodio del primo gol, poi ha iniziato a palleggiare con sicurezza. Luka Romero è entrato indiavolato".
Zaccagni miglior esterno nel panorama nazionale?
"Non lo so. È importante per noi, ora è anche in buone condizioni mentali. Si sente in fiducia. Da lui pretendo la doppia cifra, altrimenti è uno spreco di talento".
La prova della squadra?
"È una squadra che sta mettendo in campo qualità tecniche e mentali. Sono sempre della mia idea… un mese riesce a tutti. Poi si va a sei mesi e riesce a 3/4. Si va a 11 mesi, riesce solamente uno. Essendo nella fase in cui riesce a tutti, siamo sereni".
Cambio Felipe-Cancellieri?
"Si stava valutando quest’opzione con Martusciello. Volevamo portare a giro i due centrali con facilità, era meglio con Felipe".
Mentalità?
"La squadra ha un’identità più marcata rispetto al passato, a cui ci si aggrappa nei momenti di difficoltà, e non più solo alle individualità. Questo gli dà certezze in più. Il collettivo è l’esaltazione dei singoli. In questo momento hanno fiducia in quello che stanno facendo, nei momenti di difficoltà si riportano a ciò che fanno in allenamento. Mi sembrano cresciuti anche in allenamento, lo devo dire. Tutto ciò deve durare mesi, la mentalità la misuri col tempo. Quella vera la misuri nel tempo".
Condizioni del campo?
"Palleggiare qui molto più difficile di palleggiare a Bergamo. I margini d’errore sono feroci. Il problema del campo è un problema strutturale, ringrazio però tutti i ragazzi che stanno lavorando. Il calcio che piace a noi qui dentro è difficile".
Che indicazioni stai avendo dopo l’infortunio di Immobile e come sta?
"Sta molto meglio, penso che abbia un controllo lunedì. Ha cominciato a lavorare in acqua. Penso che se il controllo andrà bene, si intensificheranno i lavori e lì si capirà il quadro della situazione per parlare di tempi di recupero con più certezza. L'evoluzione è comunque positiva. Al momento stiamo facendo bene senza di lui, meglio però se torna Ciro".
Europa?
"Ci devi tenere per forza. Il calendario è mostruoso, ti porta di continuo a fare delle valutazioni. Cose che io odio, mi piacerebbe fare le partite ogni volta come se fosse l’ultima. Togliere gli ultimi 15’ a un giocatore sono pochi ma gli alleggerisci i tempi di recupero di diverse ore. Sono cose da valutare, che mi piacerebbe non valutare. Sono considerazioni che, visto il calendario, bisogna fare. Oggi abbiamo cambiato 5/6 giocatori, la stessa cosa dobbiamo fare domenica giocando dopo 72 ore. Nel calcio attuale, devi avere 25 giocatori di pari livello. E questo è difficile per motivi economici e per problemi di lista. In Europa ci fanno fare il FairPlay finanziario ma poi c’è la lista. Complimenti!".
Arbitri?
"Gli arbitri non li considero né italiani né stranieri, li considero buoni o scarsi. Le ultime due partite in Europa abbiamo beccato due scarsi. Ogni tanto ci toccano anche in Italia. Che ti devo dire! Saremo sfortunati".
Luis Alberto?
"Non ha grandi infortuni secondo il medico, però io non lo vedo efficace in allenamento. Secondo me è ancora troppo condizionato per andare in campo. Spero di vedere cose diverse nei prossimi giorni, anche perché domenica ne avrei tanto bisogno".
Basic e Vecino?
"Basic ha fatto una partita bella, pulita. Vecino è un multiuso, è uno che se c’è da andare all’arrembaggio per vincere, è perfetto. Se c’è da stare in trincea, fa legna. Ha fisicità, ha intensità, aggressività. Per noi è un giocatore importante. Sta facendo bene, lo conoscevo quand’era giovane, mi aspettavo che continuasse così”.
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Pubblicato il 27.10