Milinkovic all’ultimo respiro: Verona ko, la Lazio resta in corsa
Quarta vittoria consecutiva della Lazio che espugna il Bentegodi e stende un Verona per nulla rinunciatario. Una zuccata di Sergej Milinkovic Savic in pieno recupero regala i tre punti alle aquile, dopo un match duro e molto fisico. Senza Inzaghi e gli squalificati Correa e Lazzari, i biancocelesti hanno meritato il successo nonostante la prova molto fisica dei gialloblù. Alla fine a fare la differenza è stata proprio la fisicità ma del numero 21 biancoceleste che si è fatto trovare pronto sul cross di Radu e ha permesso alla Lazio di proseguire la rincorsa alle prime quattro posizioni.
FORMAZIONI – Confermate le scelte della vigilia con Farris che conferma Marusic in difesa. Sugli esterni spazio ad Akpa Akpro e Fares, mentre in attacco Caicedo affianca Immobile. Nel Verona, con Matteo Paro in panchina al posto dello squalificato Juric, davanti c’è Lasagna coadiuvato da Zaccagni e Barak.
PRIMO TEMPO – Sotto una pioggia battente Verona e Lazio iniziano il match in modo equilibrato. Nessuna delle due accelera con i biancocelesti che sfruttano i centimetri e gli inserimenti di Milinkovic Savic. Proprio del serbo è la prima conclusione in porta, il suo tiro su sponda di Luis Alberto esce di poco alla sinistra di Silvestri. Al 19’ Caicedo fa venire i brividi a Silvestri, quando l’ex Espanuol respinge il rinvio del portiere ed è pronto a mettere nella porta sguarnita. Chiffi, però, ferma tutto per un fallo di mano. Poco dopo è il palo a fermare la Lazio: sponda di Caicedo per Immobile che esplode il destro dal limite, Silvestri è battuto ma la palla colpisce in pieno il legno. Miglior momento per i capitolini che provano ad affondare, ma la difesa scaligera tiene. Le aquile arrivano bene al limite dell’area, ma faticano nell’ultimo passaggio decisivo. L’Hellas prende coraggio e al 36’ è pericolosissimo con Lazovic che entra in area e prova un cross per Faraoni invece di cercare la porta. Un altro paio di occasioni e un minuto di recupero chiudono la prima frazione.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con la Lazio che trova il varco giusto con Caicedo. Il bomber ecuadoriano va via a due avversari ed esplode il destro che batte Silvestri. La Lazio esulta, ma Chiffi viene richiamato alla Var. Il direttore di gara rivede le immagini e annulla il gol ammonendo anche l’attaccante che, diffidato, salterà la sfida con il Benevento. L’attaccante è stato punito per una sbracciata su Magnani che tratteneva da almeno dieci secondi Felipe. Il match si innervosisce e la Lazio si contrae. Caicedo accusa un problema e lascia spazio a Muriqi. Marusic è fondamentale in chiusura su Lasagna che era scattato alle spalle della difesa biancoceleste. La gara si fa sempre più maschia su un campo pesante e abbastanza spezzettata. Le due squadre si allungano, ma le difese gestiscono bene gli attacchi e non ci sono particolari occasioni. Farris richiama un nervoso (e ammonito) Luis Alberto per fare spazio ad Andreas Pereira. Lulic rileva Fares, mentre dall’altra parte escono Veloso, Dimarco e Zaccagni per Ilic, Ceccherini e Bessa. La Lazio non sfonda e le ultime mosse sono Parolo ed Escalante per Akpa Akpro e Lucas Leiva. Nel Verona, invece, Salcedo e Kalinic entrano al posto di Barak e Lasagna. Una lotta di nervi e di fisico e nei quattro minuti di recupero la Lazio la spunta grazie al proprio Sergente: cross lungo di Radu e preciso stacco di Milinkovic Savic che batte Silvestri. Il serbo fa esplodere la panchina biancoceleste e permette alla Lazio di restare attaccata al treno europeo. Gli ultimi 120 secondi servono ai biancocelesti per blindare il risultato e continuare la rincorsa alla Champions.
Pubblicato l'11/04