Lazio, Immobile e Strakosha: esame del Dna prima del match contro il Napoli
Non solo il campo, la Lazio combatte anche due battaglie parallele: quella legata al caso tamponi e quella relativa alla gara non giocata all'Olimpico contro il Torino. Il 30 aprile si terrà l'udienza presso la Corte federale d'appello per quanto riguarda la vicenda tamponi, dopo la sentenza di primo grado che ha visto l'inibizione di 7 mesi per Lotito e 12 mesi per Pulcini e Rodia. L'obiettivo della Lazio è ottenere uno sconto o l'assoluzione completa, mentre la Procura Federale conferma le richieste formulate in primo grado (13 mesi e 10 giorni a Lotito, 16 mesi a Pulcini e Rodia).
PROCURA DI AVELLINO - Novità per quanto riguarda l'inchiesta aperta dalla Procura di Avellino nei confronti di Massimiliano Taccone, presidente del consiglio di amministrazione della Futura Diagnostica (laboratorio che analizza i tamponi della Lazio). Da ricordare che il club biancoceleste non è indagato nel filone aperto dal Procuratore Vincenzo D'Onofrio. In vista della trasferta della squadra di Inzaghi a Napoli in calendario il 22 aprile, il giorno precedente - secondo la consueta rassegna stampa di Radiosei - Ciro Immobile e Thomas Strakosha si sottoporranno al prelievo del Dna così come chiesto dai pm. Lucas Leiva lo ha già sostenuto, in segreto, il 29 marzo: a quella chiamata Immobile e Strakosha non avevano potuto rispondere perché impegnati con le rispettive Nazionali. Il dna serve per il confronto con quello dei tamponi processati da Futura Diagnostica, riprocessati dal laboratorio MeriGen di Napoli e sottoposti a ulteriore analisi (su richiesta della Procura) presso l'ospedale Moscati di Avellino.
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