Immobile più forte della febbre. E sabato a San Siro c’è Icardi nel mirino
Neanche la febbre ferma Immobile. Sembrava dovesse alzare bandiera bianca, e invece, complice l’infortunio di Caicedo, Ciro ha risposto presente anche contro la Fiorentina. Eppure il Natale aveva riservato uno scherzetto di cattivo gusto. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, l’attaccante il 25 aveva la febbre con termometro sopra i 38 gradi: saltato l’allenamento di lunedì e ieri mattina out per la colazione (ore 9,30) e la rifinitura. Inzaghi però non ha mai perso la speranza di recuperarlo e l’ha inserito nella lista dei convocati, anche se verso ora di pranzo tutto faceva pensare all’indisponibilità. Colloquio telefonico con il mister, Immobile non si arrende e raggiunge Formello nel pomeriggio. La febbre scende, con l’ipotesi panchina che prende sempre più quota. Quando Caicedo alza bandiera bianca Inzaghi è costretto a calare il proprio asso. Più forte della febbre, Ciro Immobile c’è sempre.
OBIETTIVO ICARDI - Per Milano non ci saranno problemi, parola del dottor Rodia. Dopo la partita ieri sera Immobile è corso a casa, sotto le coperte. All’orizzonte c’è una sfida di quelle imperdibili: faccia a faccia con Icardi, in palio il trono dei bomber del campionato. Ciro insegue l’argentino ad un solo gol di distanza (17 a 16), nell’ultimo turno si è avvicinato grazie al gol al Crotone e all’errore del nerazzurro dal dischetto contro il Sassuolo. Vuole completare la rincorsa e regalare il buon anno alla Lazio con una bella vittoria contro una diretta concorrente per la Champions. Con San Siro c’è un conto in sospeso, sarà la prima volta dopo quell’Italia-Svezia che a Immobile ha fatto particolarmente male. Ormai quella è acqua passata, Ciro non vuole più pensarci, c’è una Champions e una classifica marcatori da conquistare.