Derby di coppa: martedì parte la prevendita dei tagliandi

La Lazio si avvicina al primo derby di Coppa Italia in calendario la sera del primo marzo alle ore 20:45. Una riunione fra l’ufficio marketing biancoceleste e personale biglietteria è servita per l’avvicinamento dell’evento. L’ufficialità della stracittadina in notturna è stata annunciata ieri dalla Lega ed avallata dal Prefetto Basilone. Ora - come riporta la rassegna stampa andata in onda su Radiosei - si attendono i comunicati delle società relativi al prezzo del biglietto. In quel di Formello è trapelata l’indiscrezione che la società si muoverà con due settimane di anticipo emettendo il suo comunicato fra lunedì o martedì 14 febbraio, giorni in cui scatterà la prevendita dei biglietti. La prelazione, ovviamente, verrà concessa agli abbonati in campionato: sono circa 10-11 mila i tifosi che potranno acquistare il ticket per la semifinale di Coppa Italia stando al proprio posto. I prezzi, per ora, sono sconosciuti, ma non sono escluse novità. L’idea è quella di fare delle iniziative come quelle già sviluppate in campionato per invogliare i tifosi a venire all’evento.

TEVERE – L’altra notizia da evidenziare riguarda le limitazioni in Tribuna Tevere: all’andata sarà occupata dai laziali senza la presenza dei romanisti, al ritorno accadrà l’inverso. Per poter accedere a questo settore il primo marzo ci sono due modi, o viene occupato esclusivamente dagli abbonati in Tevere che sfrutterebbero il diritto di prelazione acquistando il biglietto, oppure è necessario avere la Tessera del Tifoso se non si è abbonati. Nonostante l’orario sia la sera ed è prevista un’affluenza maggiore rispetto ad altri eventi non ci si potrà aspettare il pienone. Le ultime partite interne della Lazio hanno avuto un’affluenza fra le 12-16mila persone. Si potranno riempire Curva Nord e Distinti, difficile che venga occupata anche tutta la Tevere. I tifosi della Roma, invece, intendono continuare lo sciopero del tifo che li vede direttamente coinvolti nella battaglia per la rimozione delle barriere all’interno dell’Olimpico. 

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