Tare: “I rinnovi di Biglia e Keita? Hanno voglia di rimanere. La Lazio deve essere un punto di arrivo"
AGGIORNAMENTO 23.45 - Il ds biancoceleste ha infine ribadito il concetto ai microfoni di Sky Sport sempre in riferimento al futuro di Keita: "La cosa più importante è che lui sa che sia la società che l'allenatore lo vogliono trattenere. Il Milan? Io sono qui, non sto parlando con nessuno".
AGGIORNAMENTO 23.00 - Al termine dell'evento, Igli Tare si è fermato a parlare anche ai microfoni dei cronisti presenti. "Penso che la cosa più importante sia ammirare lo stadio pieno. Rivedere i tifosi gioire con noi è la vittoria di tutti quanti. Questo ti dà un senso di responsabilità per il futuro, per mantenere tutto questo e cercare di migliorare. Anche una cessione può essere un'occasione per migliorare? Sì, penso che ci siano degli esempi negli anni, la storia ha insegnato un po' a tutti quanti: la cosa che conta è la Lazio e chi ci gioca deve essere orgoglioso di indossare questa maglia. Vedo delle volontà da parte loro nel rimanere, ma allo stesso tempo ci sono anche delle aspettative economiche che devono essere compatibili con i piani della società. Quando ci sarà volontà da entrambe le parti, la Lazio non si tirerà indietro. Champions League nel futuro? Io ragiono sempre passo dopo passo. La squadra ha dimostrato di saper giocare con squadre blasonate che sulla carta sono state costruite con più soldi della Lazio. Conta l’organizzazione, il lavoro della squadra, dello staff, di Inzaghi per raggiungere certi obiettivi. Non dovrebbero esserci delle pretese esagerate, ma pretese che combaciano con la nostra realtà”.
AGGIORNAMENTO 22.45 - È arrivato anche il momento di Igli Tare. Il direttore sportivo biancoceleste è stato insignito del premio Maestrelli, ed ha commentato: "Sono stato fortunato a passare da giocatore a dirigente. Non è stato drammatico per me. Nei primi anni ho fatto molta fatica, perché non avevo esperienza in questo mondo. Una grande responsabilità lavorare per una società con una grande storia e di questo sono orgoglioso. Ormai sono 12 anni che sono alla Lazio, e il mio cuore ormai è laziale. Spendere il meno possibile? Io sono cresciuto con un grande senso di responsabilità nella mia famiglia, e questi valori li rispetto anche nella mia società. Le aspettative sono tante, soprattutto quando veniamo da stagioni positive, ma l’unica cosa che non dobbiamo scordare, è che noi abbiamo una responsabilità verso la storia di questa società. Grazie a Dio ci troviamo in un momento positivo e dobbiamo cercare di crescere il più possibile".
Poi sulla questione rinnovi ribadisce. "Per fare una stagione da protagonista serve tenere i giocatori fondamentali ovviamente. È come un matrimonio dove tutte e due le parti vogliono stare insieme. Noi vogliamo sognare in grande, la prossima stagione quattro squadre potranno giocare in Champions League, e anche questo deve essere un nostro obiettivo". Chiosa finale su Keita. "La mia scoperta più bella? Keita. L’ho portato alla Lazio quando aveva 15 anni e a 16 anni gli abbiamo dato il posto da extracomunitario in prima squadra. Questa sua crescita ed esplosione in questi anni mi fa molto piacere, ed è la dimostrazione che dietro un lavoro organizzato, ci possono essere risultati importanti".
Al premio Maestrelli tra i presenti anche Igli Tare, accolto al suo arrivo da numerosi bambini. Il ds della Lazio è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium: “Milan su Biglia e Keita? La cosa più importante è che la volontà della società è quella di trattenere questi giocatori. Stiamo parlando con loro per il prolungamento del contratto, è come in un matrimonio: tutte e due le parti devono essere contente. Se c’è la possibilità ben venga. Loro hanno dato tanto alla Lazio, ma il discorso vale anche a parti invertite. Noi faremo al massimo delle possibilità per cercare di trattenerli. Vediamo da qui alla fine. Gli auguri a Bielsa al Lille? L’ho conosciuto, un professionista esemplare sul campo, purtroppo le problematiche che ci sono state con lui hanno dimostrato quello che pensava la Lazio. il tempo è stato galantuomo e quello che avevamo previsto è stata la cosa giusta. Bastos, Wallace, Lukaku, Milinkovic. Voglio sottolineare il discorso di Milinkovic. Nonostante richieste molto importanti e blasonati, la volontà di rimanere alla Lazio è stato un grande piacere per me e la società. Crescere in una grande società come la Lazio è fondamentale per i giovani. Il nostro obiettivo è far diventare la Lazio un punto di arrivo e non di partenza. Vedendo lo spettacolo in Coppa Italia e anche l’abbraccio di ieri sera, i presupposti ci sono. Noi dobbiamo avere fiducia nei tifosi e loro devono averla in noi”.