FOCUS - Keita, il figliol prodigo che ha fatto impazzire Inzaghi: tripletta record e un futuro da decifrare
La maglia da titolare gli sta bene, addosso. Keita Balde torna in campo dal primo minuto, dopo la sfida con il Genoa. E meno male che il senegalese si trova sul manto erboso, nei primi 45 minuti di Lazio-Palermo. In poco più di un quarto d'ora, i biancocelesti ne segnano cinque. Tre portano la firma di Keita. Prima tripletta della propria carriera: per la prima volta spetta a lui portare a casa il pallone. E con le tre reti di ieri pomeriggio, il classe '95 vola a 11 gol in campionato: al ragazzino di Arbùcies non era mai capitato di andare in doppia cifra in serie A. Lo ha fatto durante la stagione in corso: proprio quella partita tra i peggiori auspici.
TRIPLETTA DA RECORD - Gli bastano sette minuti: quella di Keita è la tripletta più veloce nella storia della Lazio. "Per me sarà un bel ricordo. Ma soprattutto si tratta di una bella vittoria". Prima la squadra, poi la soddisfazione personale, insomma. Parole sagge e mature, ben lontane da quelle baruffe societarie con cui Keitinha aveva inaugurato la stagione. Un altro dei piccoli miracoli compiuti da Simone Inzaghi: il piacentino ha saputo gestire un caso che rischiava di esplodere senza risparmiare nessuno, né il club né il ragazzo. Capacità di dosare un talento, di motivarlo, di sapere quando dargli spazio dal primo minuto o quando, invece, sciogliere le briglie a partita in corso. La ricetta servita da Inzaghi si è rivelata quella vincente, le polemiche si sono spente per lasciare spazio al campo. Che parla di 11 reti e 4 assist in stagione.
SOTTO L'ALA DI INZAGHI - Un cambiamento che ha convinto tutti, soprattutto il mister. Non a caso, le sue parole nel dopo partita suonano come un aperto consiglio: "Keita, come Biglia e de Vrij, è un giocatore che vorrei sempre avere. Sono tre top player, la Lazio farebbe bene a tenerli". Dichiarazioni da aggiungere a quelle dei giorni scorsi: "È un altro giocatore rispetto a inizio stagione, sempre puntuale e pienamente all'interno del gruppo: è sempre il primo a incitare i compagni anche quando parte dalla panchina". Nuovi elementi per tentare di risolvere l'enigma che - questo sì - continua a ripetersi dal tribolato inizio stagione? Ma sull'avvenire, nemmeno lo stesso interessato ci tiene a sbilanciarsi. Voglia di giocare con la testa libera, pensando al campo e basta, dimenticando tutti i gossip su rinnovo, pretendenti, cifre e accordi.
FUTURO - Le voci lo hanno dato lungamente lontano dalla Capitale, ma Keita non proferisce parola che risolva il rebus: "Io parlo con Inzaghi riguardo a ciò che devo fare in campo, nient'altro". Chissà se è davvero tutto così fosco. Quel che è certo, è che il solito corteo di ammiratrici continua a seguirlo. Questa tripletta gli avrà di nuovo attirato i riflettori addosso, c'è da scommetterci. Ma sarà il clima di entusiasmo, sarà la primavera che bussa anche alle porte di Formello: tra la Lazio e Keita, i rapporti non sembrano così gelidi come nei mesi scorsi e sembra possibile tornare a parlare di rinnovare quel contratto in scadenza il prossimo anno. Dall'incontro informale registrato negli ultimi tempi tra Balde, Lotito e Inzaghi, al rintavolare il discorso rinnovo, il passo può essere breve. Mentre Napoli, Juve e Milan restano alla finestra, le dame britanniche sondano il terreno e il Monaco non lo perde un attimo di vista. Mentre Inzaghi - nemmeno troppo segretamente - tifa per il rinnovo: è proprio quello il momento in cui Keita spende appena sette minuti per spiegare a tutto l'Olimpico il perché.