Caso Keita, Diaconale: "Gesto sleale e arrogante. Ci tuteleremo nelle sedi opportune"
AGGIORNAMENTO ORE 12.30 DEL 21/07 - Anche il Responsabile della Comunicazione biancoceleste, Arturo Diaconale, ha replicato alle dichiarazioni di Keita Balde. Ecco quanto si legge in un comunicato apparso sul sito ufficiale della Lazio: "La S.S. Lazio considera inaccettabile e gravemente lesivo il comportamento del calciatore Keita Balde Diao che ha deciso di disertare la prima partita del campionato adducendo la scusa di un infortunio al ginocchio sinistro. Questa scusa è apparsa del tutto strumentale all’allenatore Simone Inzaghi e ad un professionista esperto ed autorevole come Angelo Peruzzi ed è risultata anche essere infondata a seguito delle ripetute visite e dei controlli del responsabile ortopedico della società, dott. Fabio Rodia, che in qualità di Specialista in Ortopedia e Traumatologia opera presso il C.T.O. di Roma in sinergia con l’Inail. Il calciatore Keita Balde Diao, inoltre, ha rilasciato una serie di dichiarazioni incredibilmente aggressive e pesantemente offensive nei confronti della S.S. Lazio e dei suoi massimi dirigenti. Il tutto all’evidente scopo di facilitare un trasferimento che garantisca gli interessi degli eventuali acquirenti e degli intermediari a forte discapito di quelli della Lazio e dei suoi tifosi. E’ comprensibile che un giovane calciatore di sicuro talento ambisca a bruciar le tappe della propria carriera. Ma in nessun caso questa ambizione può trasformarsi in un atto di non professionalità nei confronti della società a cui è legato da un contratto destinato a scadere tra due anni, in un gesto di sfiducia e di arroganza verso i compagni di squadra ed in una manifestazione di slealtà verso una tifoseria che ha il diritto di poter contare su professionisti fortemente motivati a rappresentare i valori ed i colori sociali. La S.S. Lazio è impegnata ad innovare e rinforzare le proprie strutture e la propria immagine nazionale ed internazionale. Per questo non può consentire che la vicenda Keita possa diventare un precedente a cui rifarsi per annullare i contratti in corso ed a trasformare la Lazio, la più antica società della Capitale, non in un traguardo ambizioso ma in un semplice punto di passaggio. La società intende tutelarsi in tutte le sedi opportune a difesa della propria credibilità ed a tutela della fiducia dei propri tifosi".
Il caso Keita è di nuovo scoppiato. Dopo il forfait del giocatore e le sue parole, arriva la risposta del club manager Angelo Peruzzi al sito ufficiale della Lazio: "Ancora sto cercando la persona che gli abbia detto di non rischiare contro l'Atalanta; capisco benissimo, visto che ho giocato 20 anni, che un forte dolore al ginocchio può indurti a dire cose non tue o che non vorresti. Comunque, sapendo che il ragazzo ha un forte attaccamento alla squadra, alla maglia e ai tifosi, ho subito attivato 5 persone dello staff sanitario per poterlo curare nel pomeriggio, così da recuperarlo il prima possibile. Peccato che non si è presentato, lo comprendo però, perché penso che il dolore al ginocchio era così forte da rimanere e fare i fatti suoi dove più gli piace".