Calcioscommesse, la Lazio nega rapporti con Bazzani. Brocchi: "Regalavo solo maglie e biglietti"

AGGIORNAMENTO ORE 12.20 - "Si è campioni dentro e fuori il campo, nessuno può essere condannato prima di un processo ma la responsabilità per chi è un campione dello sport c'è ed è alta e devono assumerla tutti. Deve esserci una condanna totale verso chi macchia lo sport italiano perché fa del male soprattutto ai milioni di praticanti" sono le parole del Ministro per gli Affari regionali e Autonomie Graziano Delrio, a margine della cerimonia di consegna del tricolore ai portabandiera dell'Italia ai Giochi di Sochi al Quirinale. A margine della stessa manifestazione anche il numero uno della Figc, Giancarlo Abete, ha detto la sua sulla vicenda: "Gattuso? Sono fiducioso che ne uscirà senza ombre. Prenderò in considerazione la cosa solo se ci dovesse essere, e spero di no, un provvedimento giudiziario nei suoi riguardi. Ma conoscendo Gattuso, e quelli che sono il suo comportamento e il suo stile, non mi sembra possibile un suo eventuale coinvolgimento". Franco Carraro, membro del Cio ed ex presidente della Figc, non crede molto alla vicenda: "Sono anni che leggo sui giornali cose che mi ricordano la storia di chi grida 'al lupo, al lupo'. Ogni volta sembra debbano esserci degli sfracelli, l'opinione pubblica è preoccupata ma poi non ci sono sviluppi penali cosi' eclatanti. Come cittadino provo disagio ma di concreto vedo poco. Che il fenomeno delle scommesse sia preoccupante non c'è dubbio, le inchieste giornalistiche dicono che e' in mano alla criminalita' ma poi c'è una sproporzione fra l'effetto annunciato e ciò che accade realmente".
AGGIORNAMENTO 18/12 ORE 9.30 - Dalle pagine de Il Corriere dello Sport rimbalzano le parole dell'avvocato Gian Michele Gentile commentando il rigore giudicato inoffensivo di Zarate ad Udine: «Visioni sospettose e retropensieri, io di fronte a tutto ciò sono sempre molto scettico. Zarate ha i suoi torti, ma non credo che possa essere dipinto a quel livello. Noi aspettiamo, la cosa sbagliata è spacciare per verità un’ipotesi. Questo non si deve fare, è profondamente ingiusto e chi esercita l’azione penale non deve poi lamentarsi di chi fa verifiche su elementi che danno esito negativo. Non è colpa di chi non ci ha creduto o non ha riscontrato l’ipotesi accusatoria, semplicemente non era fondata». Gentile predica calma: «Quello che fu raccolto su Mauri è stato analizzato e sviscerato ed è molto diverso da ciò che ha costruito la Procura di Cremona. Tutte le ipotesi sono state passate al vaglio da parte di 25 giudici e, anche se laici, sono sempre giudici e fior di giuristi. Il materiale è lo stesso. La mentalità dei pubblici ministeri è diversa da quella del giudicante. Per giudicare ci vogliono le prove, per ipotizzare un’accusa basta il sospetto, ma il sospetto non è una prova. Questi teoremi devono concretizzarsi, così sono troppo fantasiosi» . Gentile ha concluso avanzando dei dubbi: «Il 10 dicembre, pochi giorni fa, si era alla ricerca di elementi su Mauri e la prima tranche del processo sulle scommesse. L’incidente probatorio vale come confessione, evidenzia il fatto che manca ancora la prova per formulare l’imputazione» .
AGGIORNAMENTO 18/12 ORE 9.10 - Sono uscite ulteriori notizie legate al nuovo filone del calcioscommesse. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Milan e Lazio sarebbero, eventualmente, coinvolte invece per responsabilità oggettiva: Brocchi e Gattuso (che rischiano la pena-base di sei mesi di squalifica) erano, infatti, all’epoca dei fatti, tesserati per le due società.
AGGIORNAMENTO ORE 21:00 - Arrivano altre parole di Cristian Brocchi pronunciate a Sky Sport 24 che nega qualsiasi coinvolgimento con lo scandalo: "Ho portato agli inquirenti in maniera spontanea i miei due computer visto che quando sono venuti a casa mia per la perquisizione io non c'ero. Senza nessun tipo di problema li ho portati senza nessun timore, senza nessuna paura, senza nessuna vergogna posso mostrare la mia vita. Avranno i contatti, i messaggi, le telefonate... Speriamo, perché io ho fatto dei valori dello sport il motivo della mia vita. Adesso da cinque mesi ho iniziato una nuova avventura, insegno ai mie ragazzi i valori dello sport".
AGGIORNAMENTO ORE 19:40 - Dopo le parole di Cristian Brocchi arriva anche il comunicato della S.S. Lazio, pubblicato sul proprio sito ufficiale: "La S.S.Lazio, il Presidente Claudio Lotito ed il Direttore Sportivo Igli Tare, dichiarano di non aver avuto nessun rapporto nè di carattere sportivo, nè di carattere personale, nè di qualsiasi altro genere con il signor Francesco Bazzani. La prova è data dal fatto che costui non avesse nemmeno le utenze telefoniche nè del Presidente, nè del Direttore Sportivo, tanto da indurlo, per tentare di raggiungerli, a contattare altre persone".
AGGIORNAMENTO ORE 18:30 - "E' una persona che conosco da una decina d'anni come altre centinaia di persone al quale ho regalato biglietti e maglie. E' una persona con cui ho avuto negli anni rapporti per degli accrediti per delle partite. E' un amico di un amico che adesso non c'è più. Tutto è nato da lì, dal fatto che quando aveva dei problemi mi chiedeva un biglietto per vedere le partite, ma io in questo non ci vedo niente di male: ho dato centinaia di biglietti e di maglie". Sono le parole di Cristian Brocchi ai microfoni Rai Sport 1 per commentare la sua iscrizione nel registro degli indagati nel nuovo filone di indagini relative al calcioscommesse.
AGGIORNAMENTO ORE 16:10 - «Non so cosa dire. Non dico che mi stupisce, perchè sono abituato a tutto. Ma pensavo che fosse tutto finito». sono le parole del tecnico dell'Udinese, Francesco Guidolin, alle novità sulle indagini relative al calcioscommesse. «Speriamo che le persone coinvolte sappiano dimostrare la loro innocenza», ha aggiunto l'allenatore deifriulani che poi ha commentato anche il match Lazio-Udinese su cui sono in corso le indagini: «Ricordo solo la partita, ma non chiedetemi altro».
AGGIORNAMENTO ORE 15:25 - Stando a quanto riportato da un'agenzia di stampa, secondo il Gip di Cremona Guido Salvini non è da escludere il pericolo di una manipolazione dei campionati in corso: "La gravità, l'importanza, il numero degli episodi loro contestati, ne evidenzia la pericolosità e cioè vi è il concreto pericolo che contribuiscano ad ulteriori manipolazioni dei campionati in corso". Considerazioni che hanno spinto Salvini ad emettere quattro misure cautelari nell'inchiesta sul calcio scommesse. Rispetto al primo filone dell'inchiesta le due figure nuove che emergono sono quelle di Francesco Bazzani e di Salvatore Francesco Spadaro, due personaggi "chiave della presente indagine, due soggetti in una posizione tale da condizionare i più importanti accordi corruttivi che hanno avuto luogo soprattutto dal marzo al maggio 2011". I due, da quanto emerge dai tabulati telefonici, sono in contatto costante tra loro e concludono i loro affari nella sede informale costituita in albergo di Milano "dove si sono svolte le più complesse contrattazioni" dell'indagine. I loro rapporti "non sono soltanto con i calciatori, ma soprattutto con i dirigenti". Inoltre, una seria di sms - il cui contenuto non si conosce - scambiati poco prima di quattro partite del Milan, sarebbe uno degli elementi d'accusa contestati a Gennaro Gattuso nell'indagine cremonese sul calcioscommesse. In particolare, il gip Guido Salvini sottolinea i "ripetuti contatti telefonici" tra Gennaro Gattuso e il suo "amico fraterno" Salvatore Pipieri e con Francesco Bazzani, detto Civ, uno dei quattro arrestati.
AGGIORNAMENTO ORE 12.25 - In conferenza stampa è intervenuto il Procuratore Roberto di Martino che ha spiegato nel dettaglio l'operazione, come riportato da Cremonaoggi.it. "Quattro le persone arrestate. Questa parte di indagine fa riferimento a due diverse associazioni dirette alla manipolazione di eventi calcistici. Noi abbiamo individuato quello che voi giornalisti chiamate Mister X. Abbiamo individuato due persone che sfruttando conoscenze e introduzioni in ambienti calcistici, soprattutto in Serie A, avevano possibilità di manipolare risultati vendendo pacchetti per cifre molto elevate nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. La prima parte è questa. Le intercettazioni del 2011 ci hanno portato al ‘Civ’, Bazzani. Intercettazioni che ruotavano attorno al gruppo dei "Bolognesi", si parlava di una persona che veniva interpellata, una sorta di eminenza grigia, in occasione di interventi calcistici. In queste intercettazioni, vecchie, si parla anche dei grossi introiti di questa persona. Accanto a questo personaggio compariva ‘il Vecchio’, veniva chiamato così. Identificato nell’altro arrestato, Spadaro. Agivano in accordo tra loro, con analoghe competenze. La lettura delle vecchie intercettazioni ci ha portato a capire che questi soldi andavano al ‘Civ’ e al ‘Vecchietto. Con gli ultimi accertamenti sono emersi i contatti di ‘Civ’ con giocatori o dirigenti in vista di partite in programma qualche giorno dopo. Ci sono quindi sospetti di manipolazioni. Non tutte le partite comunque sono senz’altro manipolate. Non bisogna dare per scontato che le persone indagate siano necessariamente coinvolte in attività di manipolazione". Un'operazione divisa in due parti, come spiega il Procuratore. "La seconda parte dell’indagine si ricollega a una situazione completamente diversa. Una situazione recente, del 2013. Si comprende che Spadaro, il ‘Vecchio’, riprende con le combine in tempi recenti, dopo un intervallo probabilmente legato agli arresti precedenti. Si interessa soprattutto a campionati minori, ma anche alla Serie A. Riceve indicazioni da persone che fanno parte o hanno fatto parte di ambiti dirigenziali di squadre minori. Riceve informazioni, soprattutto da Rinci, e le fornisce a Quadri. Possiamo dire che ci sono oltre 50 partite del 2013 prevalentemente di serie minori oggetto di indicazioni. In diverse partite i risultati previsti sono azzeccati. Altre volte non vanno in porto i risultati previsti. Cinquanta le partite in cui viene indicato il probabile risultato, non è detto che tutte sono state manipolate comunque. Per ogni partita di Serie B 2-300 mila euro ad esempio. C’è uno specifico riferimento che uno degli arrestati fa a 25mila euro a 5 giocatori e 70mila euro a un allenatore. Non è solo una vendita di notizie ma ci sono meccanismi di corruzione. Sottolineo – ha concluso – che il gip Salvini ha recepito in pieno la mia valutazione giuridica. Prima si era data interpretazione rigorosa della frode sportiva. Ora sono giunto alla conclusione che siccome la norma fa riferimento non solo a denaro ma anche a altre utilità, nel concetto rientrano tutte le situazioni in cui le squadre si mettono d’accordo quando questo accordo non è ombroso ma ci sono stati contatti veri e propri tra giocatori, dirigenze. Anche in tale situazione quindi a mio giudizio vi è un’utilità. Qualche giorno fa sono stato invitato al Parlamento europeo. Il Parlamento si è impegnato al massimo per favorire nei diversi Paesi il diffondersi di una disciplina che recepisca un reato come la frode sportiva e l’allargamento delle sanzioni a casi che altrimenti sfuggirebbero". Come riporta gazzetta.it sono 30 le partite sotto la lente di ingrandimento, qui sotto quelle in cui è coinvolta la Lazio:
Bologna-Lazio del 23 gennaio 2011 (3-1): contatti con Brocchi della Lazio il 22 e il 23 gennaio.
Milan-Lazio del primo febbraio 2011 (0-0): contatti con Brocchi della Lazio l’1.2.2011, il 25 gennaio del 2011 con Gattuso.
Lazio-Juve del 2 maggio 2011 (0-1): contatti con Brocchi della Lazio il 2 maggio.
Udinese-Lazio dell’8 maggio 2011 (2-1): contatti con il capitano della Lazio Mauri il 5 e il 7 maggio.
AGGIORNAMENTO ORE 12.20 - Davide Lippi, procuratore di Brocchi, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 per commentare la reazione del suo assistito, indagato in questo nuovo capitolo del calcioscommesse: “E' evidente, la reazione è stata di grande sorpresa. Siamo tutti scioccati, il giocatore è caduto dalle nuvole, si ritiene estraneo a tutto questo. Indagato è una parola particolare, c'è un indagine della magistratura e in tutta serenità aspetteremo che la giustizia faccia il suo corso. Ma prima di dare giudizi affrettati aspetterei, sui giornali sembra che sia già tutto deciso ma non è così. In Italia abbiamo la cattiva abitudine di non aspettare gli esiti di un processo e di condannare fin da subito le persone. Ma io mi chiedo, chi restituirà a Brocchi questo danno d'immagine? Prima di dare giudizi affrettati bisogna riflettere. Noi vogliamo solo che venga fuori la verità, Christian va avanti tranquillo per la sua strada. Al momento non ci sembra ci siano prove importanti a suo carico nelle mani degli inquirenti, si parla di solo di biglietti per una partita. Brocchi era già stato sentito dalla procura, ma poi non ci furono ulteriori sviluppi, per questo è stato un fulmine a ciel sereno. E' estraneo ai fatti ma aspettiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni”.
AGGIORNAMENTO ORE 11 - Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com è intervenuto Andrea D'Amico, agente di Gattuso: "Ho sentito Rino, è caduto dalle nuvole, è rimasto stupito. Bisogna essere prudenti e rispettare il lavoro degli inquirenti. Adesso è il momento dell'attesa, bisogna verificare le circostanze contestate, eventuali responsabilità o meno. Quando uno è famoso c'è più clamore mediatico, ma serve un atteggiamento di garanzia fino in fondo, onde evitare che ci siano giudizi affrettati. Era fuori casa e rientrerà nel primo pomeriggio, si è detto subito a disposizione per chiarire tutto con gli inquirenti".
(seguono aggiornamenti...)
AGGIORNAMENTO ORE 10.35 - Giungono nuovi dettagli del nuovo filone d'indagini sul calcioscommesse da parte della Procura di Cremona. Tra gli arrestati - come già riportato - Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, indicati come "Mister X" e "Mister Y" dai calciatori coinvolti nelle precedenti fasi d'inchiesta. Secondo la Procura, Bazzani - detto Civ - dimostra di continuare ad avere continui contatti con il mondo del calcio. In particolare, ecco cosa riporta Gazzetta.it: "Il 30 aprile 2013, Brocchi procura al Civ il biglietto di Lazio-Bologna (6-0) del 5 maggio. Bazzani fa sapere a Brocchi di voler vedere Formello ma l'ex centrocampista gli riferisce che serve l'autorizzazione di Tare, il d.s. biancoceleste. Ma Bazzani non demorde e durante la gara del 5 maggio, all'interno dell'Olimpico comunica con una signora seduta nei pressi di Tare chiedendole di passarglielo. Per la Procura è dunque evidente che c'è un rapporto tra Bazzani e Tare. Ma non solo. Per gli inquirenti quando Bazzani chiede alla signora se è arrivato anche Lotito ricevendo risposta affermativa, si deduce che il Civ voglia parlare con Tare in sostituzione del presidente laziale che non aveva ancora visto arrivare".
AGGIORNAMENTO ORE 09.55 - "Quando sapremo sulla base di che cosa si fondano questi sospetti, ne parliamo. Finora mi sembra che siano stati piuttosto fumosi, quindi vediamo adesso cos'altro verrà fuori". Così in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it il legale della Lazio Gian Michele Gentile ha commentato i primi dettagli della nuova vicenda calcioscommesse. Come riportato, gli inquirenti hanno messo sotto la lente d'ingradimento gare di Inter, Juventus, Lazio e Milan.
Il calcioscommesse torna alla ribalta, il nuovo filone d'inchiesta della Procura di Cremona segna la mattinata di oggi. Nella notte il blitz della polizia: arrestate quattro persone, sarebbero stati gli intermediari tra i calciatori e gli scommettitori. Tra i nomi noti, sono indagati Gennaro Gattuso e Cristian Brocchi: come riporta Gazzetta.it, l'accusa ipotizzata nei loro confronti è quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Gli agenti hanno perquisito le loro abitazioni. In totale sono quindici le perquisizioni compiute nel Nord Italia, coinvolti diversi calciatori ed ex calciatori di Serie A e B. Sotto la lente d'ingradimento - sempre secondo quanto riporta il sito del quotidiano milanese - ci sono le partite del Milan contro Lazio (1 febbraio 2011), Chievo (20 febbraio) e Bari (13 marzo). Secondo la Procura, ci sarebbero sospetti anche su altre gare più recenti: indagini e approfondimenti in corso su Juventus-Lazio 2-1 dell'11 aprile 2012 e Palermo-Inter 1-0 del 28 aprile 2013. Complessivamente, riporta Repubblica.it, sono novanta i match su cui si nutrirebbero sospetti, di cui una dozzina in Serie A, non tutte finora incluse nell'inchiesta. Secondo la Procura di Cremona, nell'ultima stagione 2012-2013 si è registrato il tentativo di manipolare il risultato di 53 partite tra Serie B e Lega Pro. Ma spuntano anche gli incontri di Serie A Palermo-Bologna 1-1 del 13 aprile 2013, Pescara-Siena 2-3 del 13 aprile 2013, Parma-Atalanta 2-0 del 5 maggio 2013 e la già citata Palermo-Inter.
GLI ARRESTI - Decine di agenti della squadra mobile di Cremona e del Servizio centrale operativo stanno portando avanti alcune ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip Guido Salvini. Tra Milano, Bologna, Rimini e Messina sono quattro i provvedimenti restrittivi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, aggravata dalla transnazionalità delle condotte delittuose. Si tratta dell'epilogo di un nuovo sviluppo d'indagini sul calcioscommesse. In manette sono finiti Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, che i calciatori coinvolti nelle fasi precedenti di inchiesta avevano identificato come "Mister X" e "Mister Y": secondo gli inquirenti, i due sarebbero gli intermediari tra gli scommettitori, i calciatori e i club. La contestazione dell'accusa riguarda l'ipotesi di manipolazione di 90 partite, tra A, B e Lega Pro, a partire dal 2009 sino all'ultimo campionato. Stando a quanto riporta Repubblica.it, i tabulati telefonici e le intercettazioni testimoniano contatti con presidenti, direttori sportivi, calciatori - tutti di serie A -, sui quali la Procura sta svolgendo una serie di accertamenti. Salvatore Spadaro, in particolare, sarebbero legato secondo l'accusa al giro dei "bolognesi" di Beppe Signori. Francesco Bazzani avrebbe invece avuto collegamenti sia con i commercialisti di Beppe Signori, Bruni e Giannone (questi ultimi due finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell’inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo cosiddetto "degli zingari". Lo stesso Bazzani avrebbe cercato di influire su gare di Milan, Lazio e Juventus. Sotto la lente d'ingrandimento, tre gare del Milan per cui Bazzani avrebbe intrattenuto rapporti con giocatori: Milan-Lazio 0-0 del 1 febbraio 2011 - terminata 0-0 -, per Chievo-Milan 1-2 del 20 febbraio 2011 e Milan-Bari 1-1 del 13 marzo 2011. Gli altri due arresti coinvolgono invece Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione Calcio, e Fabio Quadri, ritenuto il factotum di Spadaro.
ALTRI INDAGATI E COMMENTI - Risultano sul registro degli indagati anche gli ex giocatori Nicola Mingazzini, Davide Bombardini, Leonardo Colucci e Claudio Bellucci, che sarebbero stati contattati da Bazzani per provare ad aggiustare le gare in cui erano coinvolti. Compaiono anche due calciatori ancora in attività, Claudio Terzi del Palermo e Fabrizio Grillo del Siena. Dell'operazione ha parlato il direttore dello Sco Raffaele Grassi: "E' un ulteriore risultato che conferma l'impegno della Polizia contro il fenomeno del calcioscommesse e che va inserito in un contesto più ampio di indagini". Un blitz frutto del proseguimento delle inchieste Last Bet 1 e Last Bet 2, "che hanno già consentito di arrestare complessivamente 54 soggetti e di indagare più di 120 persone", ha aggiunto Grassi.