Premi Uefa non pagati, Reja rinuncia alla causa

10.10.2013 10:55 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Gaetani - Lalaziosiamonoi.it
Premi Uefa non pagati, Reja rinuncia alla causa
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© foto di Federico Gaetano

Reja e la Lazio ai titoli di coda. Ne è passato di tempo da quando il tecnico goriziano non siede più sulla panchina dei biancocelesti. La fine del rapporto è datata, infatti, maggio 2012. La storia che legava ancora la società delle Aquile all'ex tecnico del Napoli è un'altra e viene riportata dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Una decina di giorni fa, il 30 settembre per la precisione, è scaduto il termine entro il quale la società di Lotito avrebbe dovuto versare i soldi per la qualificazione all'Europa League, ottenuta in seguito al quarto posto del campionato 2011-2012. Poco più di 100 mila euro per l'allenatore di allora, altri 50 mila euro per il resto dello staff tecnico, soldi - giusto sottolinearlo - mai incassati dai diretti interessati. I bonifici infatti non sono mai partiti, il presidente della Lazio si è fatto forte della clausola, inserita nel contratto con i suoi ex dipendenti, che prevedeva la qualificazione diretta ai gironi dell'Europa League quale condizione per poter incassare il premio. Quella Lazio targata Reja, dopo una grande stagione macchiata solo dal sorpasso in classifica compiuto in extremis dall'Udinese, si meritò sul campo la qualificazione (senza bisogno di passare per i preliminari) alla competizione europea. Sforzi purtroppo vanificati dal Napoli che, vincendo la Coppa Italia, ottenne l'accesso automatico ai gironi, costringendo i biancocelesti a disputare un turno preliminare prima di poter essere ammessi alla coppa. Questa la motivazione del mancato pagamento fornita da Lotito, ma i dubbi sulla legittimità di tale presa di posizione rimangono. Dubbi destinati a rimanere tali visto che Reja e il suo staff hanno deciso di non adire le vie legali, preferendo evitare lo scontro. Una scelta da applausi per un mister che continua a dimostrare il suo grande spessore umano.