Materazzi: "Nel derby la Lazio più serena, metterei il tridente. Inzaghi preparatissimo, con Bielsa..."
È la settimana del derby. A Formello si lavora in vista della stracittadina in programma domenica nell’insolito orario delle 12.30. Proprio dalla sfida con la Roma è partito l’intervento dell’ex tecnico biancoceleste Giuseppe Materazzi sulle frequenze di Elle Radio: “Sarà un derby classico, molto acceso e i giocatori in campo dovranno essere bravi a mantenere la calma. È una partita che arriva in un momento delicato principalmente per gli altri, che devono chiudere a tutti i costi al secondo posto. Non dico che la Lazio non abbia nulla da perdere, ma sicuramente la squadra di Inzaghi potrà affrontare il match serenamente per provare a vincere la partita”. Keita, nonostante la tripletta col Palermo, potrebbe partire dalla panchina: “Sarebbe preferibile giocare dall’inizio col tridente, anche perché gli attaccanti della Lazio sanno supportare il gioco di squadra, ma nel contempo sono letteralmente micidiali nelle ripartenze. Immobile è un attaccante che sa muoversi bene non solo in area di rigore: sa lavorare per la squadra e farsi valere nell’uno contro uno. Brava la Lazio a crederci così come a non mollare su Keita, che da oggetto misterioso è ridiventato un punto fermo della squadra. Inzaghi ha dimostrato grande personalità e ha saputo sfruttare ogni singolo elemento della rosa”.
INZAGHI TRA DERBY E STAGIONE - “Credo che Simone abbia già preso le misure agli avversari, così come fa per tutti gli altri. Bisognerà fare attenzione al furore agonistico dei giallorossi che vorranno dimostrare la loro superiorità davanti ai tifosi, ma questo potrebbe portare la Lazio a sfruttare le ripartenze. I biancocelesti sfruttando gli spazi possono far male”. In pochi si sarebbero aspettati un impatto simile da tecnico: “Quando ha iniziato a giocare direi assolutamente no. La sua forza è sempre stata la famiglia, sana e che l’ha sempre supportato. Io comunque dissi che la fortuna della Lazio era che Bielsa non fosse venuto perché avrebbe potuto offrire una chance a un ragazzo preparatissimo come Simone Inzaghi. E perché l’argentino non avrebbe mai valorizzato i giovani della rosa della Lazio come Inzaghi ha saputo fare”.
GIOVANI E LA FINALE DI COPPA - “Milinkovic potenzialmente è un fuoriclasse nel suo ruolo: ha tecnica, personalità e fisico. Mi ha impressionato molto favorevolmente anche Strakosha che secondo me può diventare un grande portiere. Questi due ragazzi mi sembrano una spanna sopra agli altri, senza nulla togliere ai vari Murgia, Crecco e Lombardi che hanno saputo comunque mettersi in grande evidenza”. Infine sulla finale contro la Juventus: “Sicuramente in quella gara la Lazio dovrà dare più del cento per cento per spuntarla. Se la Juventus fosse al massimo sarà comunque durissima, bisognerà vedere come i bianconeri arriveranno all’appuntamento. Sarà una partita stimolante in cui la Lazio riuscirà sicuramente a dire la sua. Ci auguriamo che sia in giornata splendida e possa regalare un sogno. Se il sogno rimarrà tale bisognerà comunque dire grazie ai ragazzi per aver permesso di viverlo. Una finale anticipata? La Juventus ha dimostrato di essere una squadra-cannibale, tesa a voler vincere tutte le competizioni e a non lasciare nulla. Anticipando la Coppa Italia qualche considerazione sulla brillantezza di alcuni giocatori si potrebbe fare, ma i bianconeri sono abituatissimi a giocare partite importanti e credo che questo fattore potrebbe incidere solo lievemente”.