Marino: "La Lazio non può crescere più di così, inutile fare mercato. Lotito? È un manager lucido"
Senza peli sulla lingua. Pierpaolo Marino non le manda a dire quando si parla di Lazio e non solo. In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l'ex ds dell'Atalanta ha analizzato il mondo biancoceleste a 360°: da Lotito a Inzaghi, passando per il mercato e i rinnovi dei calciatori più importanti. Dichiarazioni forti - a volte difficilmente condivisibili - ma che meritano un'approfondita riflessione.
MERCATO FERMO - La Juve deve prendere almeno un centrocampista e se va via Evra dovrà prendere un terzino. La Roma deve fare qualcosa. La Lazio chi prende? Cosa volete?! Sta facendo bene. Eravate tutti disfattisti invece sta facendo un ottimo campionato. Ha perso a Torino ma con la Juve hanno perso in tanti. Siete sicuri che comprando giocatori Lotito dia un aiuto a Inzaghi?! Acquisti importanti responsabilizzano l’allenatore. Facciamo finta che la Lazio prenda 2-3 giocatori dal Real Madrid, se poi non dovesse arrivare in Champions l’allenatore verrebbe subito messo in discussione. Se invece senza rinforzi la Lazio dovesse arrivare in Europa, Inzaghi avrà fatto un mezzo miracolo, se dovesse arrivare in Champions League è un santo.
LOTITO PURE - Ma poi pensate che Lotito ascolta allenatori e ds?! E’ un manager lucido. Può piacere o meno, ma ha portato la Lazio a livelli importanti tenendo il bilancio in regola. Dovrebbe fare follie per portare giocatori?! Che senso ha aggiungere per aggiungere?! Le cose possono anche peggiorare con nuovi acquisti. Anche la Juve fatica a trovare giocatori all’altezza. La Lazio ha la rosa che per migliorare dovrebbe prendere giocatori dalla Juve, dal Milan o dal Napoli, di certo non da squadre minori. La strategia di Lotito è di gestire la Lazio il più lungo possibile. E’ sua la azienda, che problema c’è?! Il tempo dei mecenati è finito. Lotito ha preso la Lazio fallita e che aveva conosciuto la serie B in passato. Con Cragnotti si è vissuto un momento di splendore.
NON C'È FUTURO - Se volete i cinesi chiamateli, ma chiamate quelli buoni però. Se non ci sono acquirenti che bisogna fare?! Voi fate bene a stimolarlo a migliorare ma tanto lui non vi ascolta. Lui segue soltanto il suo metodo. Oggi il calcio è cambiato, non ci sono più i Cragnotti e i Chinaglia che poveretto si è rovinato con la Lazio che io ho vissuto in prima persona essendo suo amico. Oggi vince chi ha i bilancio a posto.
DELA COME CLAUDIO - De Laurentiis è come Lotito. Solo che il Napoli conta 3 mln di tifosi e cavalca l’onda dell’entusiasmo di una città che ha una sola squadra. Immaginate – anche se è una bestemmia – se Lazio e Roma si fondessero che squadrone si creerebbe. Inoltre il fatturato del Napoli è 3 volte quello della Lazio. Se Lotito gestisse la squadra campana probabilmente farebbe anche meglio. Il proprietario dei capitolini è stato chiaro fin da subito: vuole tenere i conti a posto e gestire in maniera sana la Lazio. Non ha mai detto di voler vincere scudetti e Champions. Oggi chiedere alla Lazio di arrivare in Champions significa chiederle di arrivare sopra a squadre che investono molto di più.
AVEVA RAGIONE TARE - La Lazio è quella e non può più fare nulla per crescere. Contano i diritti tv e squadre come Juve, Napoli e le milanesi toccano picchi di audience a cui le romane non arrivano. Si dovrebbe riformare la legge Melandri come in Inghilterra. Ad esempio i diritti tv della Roma equivalgono a quelli del Watford in Premier League.
QUESTIONE RINNOVI - Non conosco le dinamiche interne. Forse la Lazio vuole fare un rinnovamento. Per tenere sano il bilancio bisogna vendere i giocatori quando hanno un valore, non quando sono in scadenza o hanno intrapreso una parabola discendente. Evidentemente la Lazio ha già in mente dei ricambi. Io ammiro Tare per quello che sta facendo. Il segreto dell’Udinese era ad esempio vendere Bierhoff quando avevamo Amoroso, vendere Jorgensen quando avevamo Pizarro. Tanto tutti i giocatori dopo i 30 anni sono destinati a finire. Se tu rinnovi dai forza solo al giocatore. La Lazio se vuole arrivare ai livelli della Juve deve trovare una proprietà che investe. Fino al terzo-quarto posto vale l’inventiva, ma per vincere gli scudetti e rimanere stabilmente in Champions League c’è bisogno dei Dybala, degli Higuain etc. Il Fair Play finanziario è stata un’idea di Platini per catturare i voti dei presidenti che non avevano soldi. Ora con la dipartita di Platini morirà anche il fair play.