Gregucci a 1900Tv: “Lazio, vinci con il Sassuolo per arrivare al top nel derby. Champions? Tutto è possibile”

31.03.2017 22:09 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Gregucci a 1900Tv: “Lazio, vinci con il Sassuolo per arrivare al top nel derby. Champions? Tutto è possibile”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Lazio e Sassuolo vengono da momenti differenti, con i capitolini che hanno in vista anche il derby di Coppa Italia in programma il 4 aprile. Queste due squadre nella giornata di domani si sfideranno in campionato. La partita sarà delicata per i biancocelesti, che dovranno superare il pareggio ottenuto in casa del Cagliari con una vittoria contro gli emiliani. Angelo Gregucci ha vestito la maglia biancoceleste ed ha allenato i neroverdi. Proprio per parlare di questo tema Gregucci è intervenuto come ospite durante la trasmissione 1900Tv.

Secondo lei è fondamentale vincere domani per fare bene al derby?

“Martedì la Lazio potrà fare bene solamente se farà un buon risultato domani”.

La Lazio può arrivare in Champions nel caso in cui il Napoli perda con la Juventus?

“E’ un’ipotesi, difficile da raggiungere. Credo che il Napoli possa far bene, gli azzurri devono fare la prestazione anche per arrivare nel miglior modo alla sfida di mercoledì sera”.

Che partita sarà quella contro il Sassuolo?

“Si tratta di una partita complessa, la Lazio deve partire con la miglior formazione. Non partirei con il turnover già prestabilito”.

Dunque per lei questo Napoli potrà superare la Juventus…

“La Juventus sa che non sarà facile, mentre mercoledì per i partenopei è più difficile. In questo campionato il Napoli può far punti contro i bianconeri. Ma se non dovesse fare risultato e la Lazio dovesse vincere contro il Sassuolo allora si possono fare dei calcoli per la Champions, tutto è ancora aperto”.

Questa Lazio è al livello del Napoli?

“Nel panorama nazionale Juventus, Napoli e Roma hanno qualcosa più delle altre. Ma la stagione è lunga, e i bianconeri pensano alla Champions. Lo scudetto lo vincerà comunque la Juve, ma il Napoli può sconfiggere i bianconeri in campionato. Se non dovesse fare il risultato la Lazio potrebbe avvicinarsi ai partenopei. Ma credo che i campani abbiano qualcosa in più a livello di rosa dei romani”.

Quale giocatore del Sassuolo porterebbe nelle fila della Lazio?

“Iniziamo a dire che al Sassuolo c’è tanto di settore giovanile della Roma, bisognerà stare attenti: Antei, Ricci, Mazzitelli ed altri. Loro hanno avuto il merito di farli diventare giocatori, sono una buona squadra con una matrice ben precisa. Squinzi è ambizioso ed hanno pagato l’inesperienza in Europa e il gestire le 3 partite a settimana. Terrei comunque quelli della Lazio, Berardi, ad esempio, è un ottimo elemento, ma qualche passaggio a vuoto dal punto di vista comportamentale l’ha avuto”.

Un giudizio su de Vrij e sulla difesa laziale?

“Penso che la Lazio dopo Nesta e Mihajlovic non ha mai avuto quattro difensori così forti. In più c’è Radu. De Vrij è un fuoriclasse, la Lazio subirà facilmente l’assalto di qualche grande squadra in sede di mercato. Sto seguendo con interesse la crescita di Hoedt, è un difensore atipico, con il mancino costruisce bene il gioco. Bastos è un marcatore, si tratta di un elemento di buon livello ma lì ci si ferma. Wallace, salvo l’amnesia al derby d’andata in campionato, ha fatto sempre grandi prestazioni. Si fanno trovare sempre pronti, pur non giocando sempre. Certo che se bisogna rimpiazzare de Vrij un investimento si potrebbe fare. Un investimento importante lo prenderei”.

Cosa ne pensa della questione Marchetti?

“La storia di quest’anno lascia qualche perplessità sul profilo della disponibilità. Ha lasciato qualche partita a Strakosha, ma bisognerebbe sapere dallo staff medico della Lazio le sue condizioni. Non mi sono sbilanciato nel giudizio perché francamente non so cosa abbia. Se sta bene nulla da eccepire sotto il profilo tecnico, con la Lazio ha raggiunto un livello tale da arrivare in Nazionale. Pensavo più una cosa a livello di disponibilità. La sorpresa è Strakosha, che a Salerno aveva fatto fatica”.

Lei rischierebbe de Vrij contro il Sassuolo?

“Metterei in campo sempre la migliore formazione. Bisogna valutare le condizioni di de Vrij, se non è al meglio va fatto recuperare. Ma se fosse al top deve giocare. Si tratta di un luogo comune italiano quello che un elemento non possa giocare tre partite a settimana. Se sta bene, viva de Vrij! Meglio farlo giocare”.

Come si prepara questo derby di ritorno?

“La sfida è facile da preparare, bisogna alleggerirla. La Roma metterà tutto il suo furore agonistico in campo, bisogna stare attenti alle trappole, soprattutto a livello di profilo disciplinare. Non bisogna fare falli inutili. Bisogna partire con la consapevolezza che si è vinta l’andata, ma che l’opera non è ancora compiuta”.

Secondo lei Spalletti, se non dovesse vincere, andrà via realmente dalla Roma?

“Rimango alle sue parole, lo dice Spalletti che se non dovesse vincere andrà via. La Roma però sta cambiando alcune cose a livello dirigenziale con un ds che è bravo, ma che è sempre stato Siviglia. Se ne dicono molte, mi attengo alle sue parole, ma non mi meraviglierei se continuasse. Non so se è ‘paraculite’, anche Capello disse che alla Juventus non sarebbe mai andato e poi l’anno successivo andò a Torino. Non so se si tratta di una mossa per responsabilizzare l’ambiente. Mi attengo al momento: c’è un derby fondamentale sia per noi che per loro. Spalletti è un grande allenatore, ma la piazza di Roma mette sotto pressione molti tecnici. Allenare i giallorossi non è facile”.

Cosa ne pensa del fatto che il pubblico tornerà allo stadio il 4 aprile?

“E’ fondamentale, ma non solo per il derby di Roma. Lo stadio al derby in passato era esaurito 5 ore prima. Il calcio italiano non potrà competere con le più forti se non ha una cornice di pubblico allo stadio adeguata. Le ultime stracittadine erano tristissime”.