Gosens schock: "Ho vissuto momenti terribili. Ho capito che la psicologia..."

24.06.2024 14:00 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Gosens schock: "Ho vissuto momenti terribili. Ho capito che la psicologia..."
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Quando Tudor era ancora l'allenatore della Lazio, il nome di Robin Gosens era stato più volte discusso in casa in biancoceleste. Dopo una stagione non eccelsa all'Union Berlino, l'esterno tedesco diventava un'occasione di mercato da cogliere al volo, ma che con il cambio di tecnico in panchina ha perso rapidamente quota. Il tutto è avvenuto, tra l'altro, in un momento complicato per lo stesso calciatore che, dopo esser stato escluso dalla Germania per Euro2024, ha vissuto un momento molto complicato dal punto di vista psicologico, come rivelato ai microfoni dell'emittente ZDF

"Ho visto infrangersi il sogno di una vita e non sapevo come affrontare la cosa. Non sapevo come uscire da quella situazione, dopo una stagione deludente. Non è stato facile vedere che non sarei stato parte dell'Europeo dopo che la mia famiglia si è trasferita con me dall'Italia in Germania proprio nell'ottica della mia partecipazione a questo evento. Ho dedicato tutto a questo sport e ho lavorato duramente ogni giorno solo per far parte dell'Europeo. Qui non si tratta solo di non esserci, accettarlo ed andare avanti, perché mi è proprio crollato il mondo addosso. Per questo ho imparato che parlare con uno psicologo come sfogo aiuta molto. Non può essere che la psicologia continui ad avere uno status così basso nel calcio professionistico, ma nemmeno che continui ad avere uno status così basso nella società in generale. Questo mi disturba e mi rende molto triste. Soprattutto quando sento o leggo commenti in cui la depressione viene semplicemente ignorata: 'Ragazzo, stai guadagnando milioni, come puoi essere depresso?', si legge. Questo genere di commento mi fa venire voglia di vomitare. Solo perché guadagniamo soldi non significa che possiamo comprare la nostra salute con quei soldi. So di essere in una posizione incredibilmente privilegiata e probabilmente di guadagnare troppi soldi. Ma questo non mi rende meno umano".