Coco sullo scudetto del '99: "Contro la Lazio meritavamo di perdere 4-0. Berlusconi? Il Maradona dei presidenti"

Pubblicato ieri alle 21
14.04.2017 07:20 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Coco sullo scudetto del '99: "Contro la Lazio meritavamo di perdere 4-0. Berlusconi? Il Maradona dei presidenti"
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"Oggi ha lasciato il Milan il "Maradona dei presidenti". Berlusconi è stato sempre lungimerante, vedeva prima quello che sarebbe accaduto, ha cambiato il calcio”. Sono le parole di Francesco Coco ai microfoni di Radio Incontro Olympia in merito al passaggio di consegne alla presidenza del Milan. L’ex difensore rossonero è poi tornato sullo scudetto del 1998-99, soffiato all’ultimo respiro proprio ai danni della Lazio: “Quando ci fu la festa Scudetto, con tutta la tifoseria insieme a noi, eravamo ancora tutti increduli di quanto successo. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. A gennaio eravamo quarti o quinti, non eravamo stati nemmeno antagonisti della Lazio fino a quel momento. Poi non so cosa sia successo, perdemmo una partita, pareggiammo con la Lazio a Roma quando potevamo perdere 4-0, sono sincero. La Lazio perse 6 punti in 2 partite, con la Juve e nel derby, e in noi aumentò la consapevolezza di potercela fare. Forse quelle due gare tagliarono le gambe ai biancocelesti che poi si fermarono alla penultima a Firenze. Uno scudetto in più alla Lazio avrebbe sicuramente contato più di uno in più per il Milan. Penso che nel calcio l'ambiente sia molto importante, lo stess e la pressione di Roma rendono tutto più difficile, non è semplice mantenere l'attenzione alta per 9 mesi. La tensione che si respira nella Capitale non è paragonabile a quella di Milano e Torino. C'è troppo stress, almeno io l'ho sempre vista così”. Poi ancora sulla sua esperienza nel Milan dei campioni: Senza dubbio è il club più grande, più importante e più organizzato in cui io abbia mai giocato. Neanche il Barcellona, in cui ho militato, arrivava a tanto. Franco Baresi, per me è stato il simbolo del Milan di Berlusconi. Ho avuto la fortuna di giocarci insieme negli ultimi 3 anni della sua carriera, Franco è stato la chiave del cambio del calcio. Sacchi senza Baresi avrebbe avuto molte difficoltà in più. Baresi è l'emblema della parentesi che si chiude oggi. Con tutto il rispetto per gli altri campioni”.