ESCLUSIVA - Biglia in USA, questione di dollari: le difficoltà di un trasferimento in MLS

Pubblicato ieri alle 20.30
13.01.2017 07:10 di  Federico Erdi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Biglia in USA, questione di dollari: le difficoltà di un trasferimento in MLS
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

‘American temptation’. Se fosse un film si chiamerebbe così l’ipotesi di un trasferimento di Biglia negli Usa. La tentazione americana, che tra offerte, prove di rinnovo e rifiuti, si è fatta spazio nella mente dell’argentino. Atlanta United prima, Los Angeles Galaxy poi: Montepaone, agente del centrocampista biancoceleste, sembra aver avviato i contatti negli States. Segno di un prolungamento con la Lazio ancora complicato. Tra addio e rinnovo, la situazione di Biglia infatti resta in bilico. La tentazione americana più forte resta quella dell’Atlanta United, squadra allenata dal Tata Martino, ct dell’Argentina e di Biglia tra il 2014 e il 2016. Montepaone ha parlato con il club, ma la trattativa sembra difficile, se non addirittura impossibile. Il motivo? Questione di dollari.

QUESTIONE DI DOLLARI – Un trasferimento immediato di Biglia in USA rappresenterebbe una svolta storica nel mondo del calcio americano: il motivo è molto semplice. Il giocatore più costoso della storia della MLS è Miguel Almiron, ala sinistra passata l’estate scorsa dal Lanus all’Atlanta United per 7,5 milioni di euro. Per acquistare Biglia dalla Lazio servirebbero almeno 20 milioni di euro: vale a dire quasi il triplo della massima spesa effettuata fino ad adesso da una società calcistica americana per acquistare un calciatore.

DISCORSI AMERICANI Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, la ‘tentazione americana’ del centrocampista argentino dunque, molto probabilmente rimarrà tale, almeno nell’immediato. I discorsi di Montepaone con l’Atlanta United infatti potrebbero essere anche legati al prossimo anno. Con Biglia in scadenza nel 2018, un trasferimento a parametro zero in MLS sarebbe molto più probabile. Nulla da escludere quindi, anche perché per quel che riguarda il contratto il problema dei dollari non esisterebbe. Il centrocampista argentino infatti rappresenterebbe un ‘Designated Player’: vale a dire uno dei tre calciatori di una società americana che possono avere un ingaggio superiore al tetto salariale. Per calciatori come Giovinco, Kakà e Gerrard per esempio, lo stipendio pesa solo in percentuale sul budget salariale della squadra visto che in parte viene rimborsato dalla MLS stessa.

ATLANTA UNITED – Doveva essere Demichelis l’ultimo ‘Designated Player dell’Atlanta. Con già due slot occupati da Almiron e da Héctor Villalba, il Tata Martino sembrava voler occupare l’ultimo tassello disponibile con un difensore, ma così non è stato. Ecco dunque che in America si pensa che il posto sia riservato a Biglia. Negli States qualcuno crede ancora nel trasferimento del centrocampista argentino, tanto sperato quanto difficile: 20 milioni storici per dipingere il Principito a stelle e strisce. Ora come ora sembra più semplice il rinnovo, semplice per modo di dire perché ancora non è stato trovato un punto di incontro con la Lazio: Montepaone aspetta una chiamata di Tare, la priorità sembra quella di trovare un accordo, ma serve un passo indietro di una delle due parti. Il futuro di Biglia resta in bilico e il suo nome gira di nazione in nazione, da continente a continente, in attesa della tentazione giusta, che difficilmente sarà americana. 

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