Petkovic, la prima in conferenza: "Non siamo appagati, vogliamo migliorare. Mercato? Qualcosa arriverà..."

Pubblicato ieri alle ore 16.24
13.07.2013 06:40 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Matteo Vana e Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it
Petkovic, la prima in conferenza: "Non siamo appagati, vogliamo migliorare. Mercato? Qualcosa arriverà..."
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Oggetto misterioso un anno fa, protagonista assoluto in questa prima parte di ritiro biancoceleste, il secondo per lui. Vladimir Petkovic è sempre più il faro di questa Lazio che, dopo la storica vittoria in Coppa Italia dello scorso 26 maggio contro la Roma, ha voglia di ripartire subito forte, magari aggiungendo un altro trofeo alla propria collezione, quella Supercoppa Italiana alzata per l'ultima volta nel 2009. Il tecnico di Sarajevo oggi pomeriggio prenderà la parola in conferenza stampa da Auronzo; gli inviati de Lalaziosiamonoi.it presenti nella cittadina veneta seguiranno in diretta la conferenza stampa a partire dalle ore 16.30. Prende la parola Petkovic: "E' già passato un anno dall'ultima volta qui, sembra ieri. Speriamo si possa continuare a lavorare bene e fare una bella stagione anche quest'anno. La Coppa Italia? Un bel successo, ma guaridamo avanti. Ai ragazzi ho detto che la sera della presentazione delle maglie abbiamo chiuso un capitolo, ora dobbiamo aprire una porta nuova e avere una fame infinita per cercare di ottenere ancora di più. I festeggiamenti li lasciamo ai nostri tifosi. Ci vuole entusiasmo, ma per noi deve essere una porta chiusa, aprendola un’altra. Per avere più ambizione e fame per lavorare sodo e ottenere risultati. Non dobbiamo accontentarci mai e con sacrificio cercare di migliorare e ottenere ancora di più”.

Cosa ne pensa della rosa? "E' stato fatto un bel lavoro, ora dobbiamo ritoccare qualcosa anche perché sennò siamo troppi e quindi qualcosa in uscita ci sarà, poi vediamo se arriverà qualche altro tassello. È importante che arrivino quelli che hanno già firmato, sono sicuro con questa rosa allargata anche qualitativamente che si possa arrivare ad altre soddisfazioni”.

Lavoro di oggi è simile allo scorso anno? "Più o meno. L’anno scorso dovevo fare diversi test psicofisici e tecnico-tattici per vedere cosa ottenere dai giocatori a disposizione. Ora ho un quadro più preciso, abbiamo compattato la squadra dandogli una certa impronta. Adesso riusciamo ad alzare ancora un po’ il ritmo e le pretese, velocizzando certi passaggi. Ad Auronzo staremo solo due settimane, l’anno scorso tre. Quindi dobbiamo velocizzare certi processi”.

Tanti centrali, possibile che sia difesa a tre? “Non dipenderà solo da me ma dai giocatori. L’anno scorso abbiamo provato diversi sistemi ma come il primo giorno io cerco sempre i principi. Questo è importante per qualsiasi sistema, se la difesa a tre potrà essere meglio di quella a 4 dipende da tutti i giocatori. può essere una soluzione o la prima idea, sicuramente proveremo a giocare in diversi sistemi ma con gli stessi principi di gioco”.

Cosa le ha insegnato la Lazio e cosa lei ha insegnato alla Lazio?"In pochi mi davano credito, quindi forse è una sorpresa che io sia qui. Abbiamo giocato tanto, credo di aver dato un'impronta di lavoro,, una certa mentalità. La Lazio mi ha dato palcoscenici importanti, ora dobbiamo proseguire insieme".

Quanto posso aiutare i giovani?  “Dipenderà moltissimo da loro. Darò possibilità a tutti loro di mettersi in mostra, cercherò di dargli l’opportunità di farsi vedere come l’anno scorso con Onazi e gli altri giovani. Cercare di non farli bruciare e non pretendere subito da loro di fare la differenza. Valuteremo settimana dopo settimana lo sviluppo di ognuno dei giocatori. alla fine non sarà decisivo se saranno giovani o vecchi, sarà importante che siano più bravi degli altri”.

Il mercato ha sistemato il problema delle seconde linee? "Siamo di più e quindi abbiamo una rosa più larga. L'anno scorso abbiamo avuto un periodo particolare, con tanti infortuni, con alcuni reparti molto compiti e forse non eravamo abiutati a giocare così tanto e con tanta pressione".

Conte tra le varie anti-Juve non ha citato la Lazio. La sorprende? "No, l’anno scorso siamo stati ottava o nona squadra. con il lavoro abbiamo merittato più rispetto, in febbraio-marzo abbiamo fatto anche troppo bene. Quest’anno partiamo con tanta voglia di stupire e sorprendere. Vedendo anche come si sono mosse sul mercato sono tante le squadre competitive. Dobbiamo solo pensare a dominare l’avversario come sempre”.

Novaretti e Vinicius, che idea si è fatto? "Gli ho parlato, gli ho detto che non devono avere l'ansia di dimostrare subito il loro valore, io ho pazienza e dobbiamo aiutarli a integrarsi. Loro dovranno immergersi nelle nostre regole, perché vince anche chi ha un gruppo più solido e non solo chi ha maggiori valori tecnici".

Ha paura che la squadra si senta appagata? "Una grande squadra deve avere sempre fame, i giocatori devono dare sempre il 110%. Solo così si può migliorare".

Che attaccante serve alla Lazio? "Non cerchiamo nessun profilo particolare. vediamo se sul mercato c'è qualcuno che può aiutarci. Ma siamo tanti e c'è tempo per valutare la rosa. Solo quando saremo tutti faremo un bilancio". 

Quanti primavera saranno aggregati definitivamente dopo il ritiro? "Loro faranno parte della rosa allargata per tutto l’anno. Dipenderà dalle situazioni e dalle esigenze. Sono talenti che non devono essere bruciati, ogni tanto in allenamento devo fermarli e consigliarli per gestire le energie. Dovranno dimostrare il loro valore e dopo un mese si potrà parlare di più di quanti di loro potranno essere integrati in squadra. Diversi sono in età di Primavera e potrebbero giocare lì. Se dimostrano il loro valore rubano il posto di uno più esperto”.

Ha paura di perdere Hernanes? "No, si sta godendo le vacanze.L’anno scorso ha fatto più partite in tutta la Serie A e con gli impegni con il Brasile ora deve rimanere tranquillo. Io credo che lui sarà un valore aggiunto per la Lazio. Il mercato è sempre un'incognita, ma io penso che lui il 26 sarà qui con noi".

La sua priorità è il rinnovo con la Lazio? "No. E' l'utlima delle mie priorità. Di contratto si parlerà al momento giusto".

Hernanes-Anderson, Biglia-Ledesma. Sono coppie che possono convivere? "Certo. Tutti questi giocatori sono compatibili. Sicuramente possono convivere. Avere più soluzioni a centrocampo è sempre positivo. Sono il motore che dà energia alla squadra. dipende dall’avversario, dalla voglia di giocare. Ma tutti sono compatibili tra loro”.

Questo è l'anno giusto per centrare la Champions? "Non mi pongo obiettivi, dobbiamo solo migliorare e tentare di vincere".