ESCLUSIVA - Bonanni: "La Lazio può fare grandi cose. Vice-Immobile? Punto su Théréau!"
Due settimane che sembravano infinite, ma che finalmente volgono al termine: si torna con la testa al Campionato, dopo lo stop dedicato agli impegni internazionali. La Lazio riattaccherà la spina con il Genoa, domenica pomeriggio all'Olimpico. Una test delicato, ma che i biancocelesti possono superare a pieni voti: ne è convinto, Massimo Bonanni. Cresciuto nel settore giovanile romanista, per poi approdare alla Lazio nel 2006 in prestito dal Palermo, l'ex centrocampista avrebbe chiuso sette anni dopo la sua esperienza nella massima serie italiana proprio in casa rossoblù. Lo abbiamo contattato in esclusiva per commentare insieme il prossimo appuntamento della Lazio contro i liguri allenati da Juric.
ASPETTANDO IL GENOA - "Contro il Napoli, i biancocelesti hanno fatto una buona partita. Penso che la Lazio abbia le possibilità di fare bene quest'anno. Abbiamo un potenziale importante davanti, la Lazio lo sta dimostrando partita dopo partita. I giocatori stanno seguendo le indicazioni di Simone, questo agevola tutti e i risultati danno ragione a Inzaghi. Il modulo? Più che questo credo che sia importante l'atteggiamento della squadra. Uno può giocare sia con la difesa a 3 che a 4, ma se hai giocatori con un atteggiamento propositivo, il modulo conta relativamente. Vedere Felipe Anderson farsi tutta la fascia dà un significato importante di ciò che sta facendo questo allenatore per i giocatori, sono molto soddisfatto. Se si continua a lavorare così, la Lazio potrà ritagliarsi un posto importante in classifica. Contro il Genoa sarà una partita difficilissima. Storicamente è una squadra che dà filo da torcere. Juric ha portato idee più innovative rispetto a quelle che aveva Gasperini ma gioca più o meno alla stessa maniera. Sarà una sfida scorbutica, speriamo che queste due settimane siano servite alla squadra a ricaricarsi un pochino per questo sprint che l'aspetta, nel tentativo di mantenere un posto alto in classifica".
KEITA - Il senegalese partirà per la Coppa d'Africa, un'assenza che rischia di essere piuttosto pesante in casa Lazio: "Sarà una mancanza importante. Keita ha dimostrato di essere importante per questa squadra, Inzaghi non lo ha mai nascosto né negato, dandogli sempre la possibilità di giocare quando stava bene. Sarà un'assenza importante, però credo che la Lazio possa avere delle alternative. Leggevo che Inzaghi sarebbe contento se Kishna rimanesse. Potrebbe essere lui un'arma importante per rimpiazzare Keita. Credo che lo ptrebbe fare. Bisognerebbe capire come sta Ricardo quando scenderà in campo, ma se non dovesse dare segnali incoraggianti, la Lazio dovrà fare qualcosa sul mercato". Un nome che torna in auge è quello di Cerci: "In passato ha dimostrato di essere un giocatore importante. Dovrebbe ritrovare fiducia, viene da annate particolari in cui gli era stato rischiesto il salto di qualità che però non è arrivato. Non so le intenzioni della società, ma prendere un ragazzo come Cerci potrebbe essere problematico per l'aspetto psicologico: magari lui arriva a Roma con tanto entusiasmo per essere poi messo da parte al ritorno di Keita. Credo che al momento sia il senegalese che Immobile siano un po' intoccabili nella formazione di Inzaghi. Giocare un mese per poi lasciare il posto a Keita, bisognerebbe vedere come la prenderebbe il giocatore. Simone sarà molto attento al gruppo e alla compattezza del gruppo, quello che al momento sta facendo la differenza. La Lazio gioca da squadra e da squadra deve continuare a giocare".
IMMOBILE E MERCATO - L'attaccante di Torre Annunziata sta facendo bene, ma alle sue spalle Inzaghi può contare su poche certezze: "E' vero, anche perché Djordjevic ha ricevuto qualche offerta e si potrebbe valutare di darlo via già a gennaio. Se vendi uno come lui dovrai trovare l'alternativa a Immobile. Sicuramente da gennaio in poi, anche se la Lazio non farà le coppe, bisognerà stringere i denti e ci sarà bisogno di tutti. La Lazio dovrà continuare a fare ciò che sta facendo per dimostrare che è una squadra valida e che può ambire alle posizioni in classifica che sta ottenendo. Sicuramente al di là degli 11 titolari, dei giocatori a disposizione di inzaghi, qualcosina la societò dovrà fare per rinforzare questa rosa. In mancanza dei titolari, devono esserci coloro che vengono chiamati in causa a sopperire a questa mancanza. Credo che se dovesse partire Djordjevic, la Lazio qualcosa dovrà fare. Qualcuno che vedrei bene in biancoceleste? Lo dico da anni, assolutamente Théréau. E' "sprecato" per giocare nell'Udinese, con tutto il rispetto. E' un giocatore molto importante, è vero che ha un'età che non gli può permettere più di ambire a squadre molto importanti, ma è uno che continuamente dimostra di saperci fare. Se mi chiedessero un giocatore che vorrei nella mia squadra, sarebbe senz'altro lui".
OBIETTIVI - Infine, Bonanni si è soffermato sui traguardi ai quali la Lazio può ambire: "Questa squadra deve continuare a ragionare come sta facendo, giocando come sta giocando. Porsi degli obiettivi e sbandierarli non fa mai bene, l'allenatore si sarà dato degli obiettivi e li avrà indicati alla squadra. Normale che si debba puntare all'Europa. Credo che continuando così si possa fare tranquillamente. Bisognerà vedere a gennaio dove si troveranno le altre squadre e come si muoveranno sul mercato. Non dimentichiamoci poi che ci sono compagini importanti, al momento fuori dall'Europa, come il Napoli. Difficile che i partenopei non conquisteranno un piazzamento nei tornei continentali, a fine stagione. L'Atalanta potrebbe anche perdere qualcosa in classifica. La Lazio deve disputare ogni partita cercando di avere il massimo, un po' come aveva fatto con Pioli durante il suo primo anno sulla panchina biancoceleste, quando i capitolini scendevano ogni domenica in campo come se dovessero disputare una finale. Alla fine sono arrivati ai preliminari di Champions".
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