Lazio, ecco Tudor! Il Gigante di Cristallo che insegna calcio

15.03.2024 08:15 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Lazio, ecco Tudor! Il Gigante di Cristallo che insegna calcio
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Habemus allenatore. Dopo le dimissioni di Maurizio Sarri, accettate dalla società, la Lazio ha scelto Igor Tudor come guida tecnica della squadra. Durerà pochissimo l’esperienza da ‘primo’ per Giovanni Martusciello, che dovrebbe salutare dopo Frosinone. Il croato conosce molto bene sia l’Italia che l’Europa, da calciatore prima e da tecnico poi. Ha vinto lui la corsa con altri profili valutati dal club: Lotito dopo un paio di giorni di riflessione ha deciso di puntare forte sull’ex difensore, che fimerà un contratto di un anno e mezzo.

LA CARRIERA

Il 'gigante di cristallo' (soprannome che si è 'guadagnato' a causa dei tanti infortuni') in campo ha fatto le fortune della Juventus di Marcello Lippi e della Croazia. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2009 ha iniziato la sua ‘seconda vita’ calcistica. È partito da casa sua, nell’Hajduk Spalato (dove ha fatto da assistente a Edy Reja), per poi spostarsi in Grecia al PAOK, in Turchia al Karabukspor e al Galatasaray, e in Italia all’Udinese per due stagioni. Una volta tornato nuovamente in patria, dove ha vinto la coppa nazionale nel 2012/13, ha vissuto un’annata da vice alla Juventus dietro Andrea Pirlo. Dopo di che Tudor ha deciso di mettersi in proprio, sviluppando il suo calcio e il suo stile di gioco al Verona prima e al Marsiglia poi. Con i gialloblù ha raggiunto il nono posto in Serie A (53 punti), mentre in Ligue 1 è arrivato in terza posizione (73 punti) dietro Lens e PSG (terza miglior difesa al pari dei parigini e quinto miglior attacco). L’unico suo neo con i transalpini è stato il percorso in Champions League: quarto posto nel girone a quota 6 punti dietro Sporting Lisbona, Eintracht Francoforte e Tottenham. In Francia, dopo un avvio complicato, ha conquistato tutti tanto che in molti ancora lo rimpiangono. 

IL MODULO

Se con Martusciello c’era il dubbio di un cambio modulo, con Tudor le percentuali aumentano in maniera esponenziale. Può tornare la difesa a tre: una sorta di ritorno al passato per la Lazio  totalmente controcorrente rispetto allo stile dell’ex Sarri. Il croato nelle sue ultime due esperienze da allenatore ha impostato le sue squadre su un 3-4-2-1. Una difesa che crea gioco, due mediani con caratteristiche differenti (frangiflutti e regista), esterni con grande gamba offensiva, trequartisti con qualità e quantità per supportare anche la fase di copertura, e un bomber come centravanti. Al Verona aveva formato il tridente ‘delle meraviglie’ Barak-Caprari-Simeone, con Dimarco sulla fascia. Al Marsiglia, invece, era stato capace di rivitalizzare Sanchez e di confermare Guendouzi. In biancoceleste troverà di nuovo il centrocampista francese, che aveva chiuso l’annata con Tudor mettendo a referto 43 presenze, 5 gol e 5 assist. Chiaramente dovrà fare i conti con la rosa della Lazio e la sosta per le nazionali potrebbe aiutare a fare quadrato e capire quale modulo scegliere. 

ORA LA LAZIO

La prossima avventura che lo aspetta è sulla panchina della Lazio. Il compito è quello di salvare la stagione attuale, per poi rifondare la rosa in estate. Il nono posto dei biancocelesti in campionato è ben al di sotto delle aspettative della società e soprattutto dei tifosi: dopo l’eliminazione in Champions è rimasta solo la Coppa Italia da giocare. Ironia della sorte, la semifinale sarà proprio contro la ‘sua’ Juventus. L’anno prossimo poi verranno fatte nuove valutazioni e si chiarirà il progetto del tecnico. La Lazio al momento però ripone tutte le sue speranze nel croato.