ESCLUSIVA - Klose, la Major League Soccer chiama: il tedesco medita l'addio a febbraio
Un volo transoceanico per trovare nuove motivazioni. È quello su cui potrebbe imbarcarsi Miroslav Klose, attratto dai soldi e dal divertimento a pressioni zero della Major League Soccer, il massimo campionato di calcio per club statunitensi e canadesi. È un'idea che gli frulla in testa da tempo, la Lazio lo sa e potrebbe fare ben poco se a febbraio il tedesco decidesse di salutare. Il suo contratto scadrà il prossimo giugno, dopo il 31 gennaio sarà libero di firmare con un'altra squadra (negli Stati Uniti la finestra di trasferimenti apre i battenti a febbraio e chiude a maggio). Lo vogliono Los Angeles Galaxy e New York Red Bulls, anche i Chicago Fire monitorano la situazione. Miro riflette, sta pensando seriamente a un addio anticipato. In estate sperava di giocare la Champions League con la Lazio, ci teneva a calcare quel palcoscenico cinque anni dopo l'ultima volta. Quella speranza s'è frantumata nella sua Germania sotto i colpi del Bayer Leverkusen. Da quel giorno è cambiato tutto, la squadra ha perso mordente e fiducia. In questo buco nero ci è finito anche Klose, oggi in prima in fila sul banco degli imputati. Il gol sbagliato al derby non è da lui, quello zero che affianca la voce 'gol fatti in stagione' sembra uno scherzo ma è la triste realtà. Nelle sette presenze sin qui collezionate (per un totale di 376 minuti) ha sfornato solo due assist, mai aveva iniziato così male da quando ha messo piede a Formello. Fino a poco tempo fa il suo score peggiore - dopo dodici giornate di campionato - era di 2 gol e 2 assist in 9 presenze nell'annata 2013/14. Sono numeri di un giocatore sul viale del tramonto. Ma a 37 anni Klose ha ancora voglia di stupire e soprattutto di divertirsi: alla Lazio teme non sia più possibile.