Piatto serbo e la Lazio si sazia: Milinkovic fa un sol boccone del Palermo
E' un piatto da tre punti quello di Milinkovic al 'Barbera'. Ma quale derby, questa Lazio scende in campo attenta e motivata, finendo per fare un sol boccone del Palermo. Non è stata un'abbuffata, ma poco importa. Lo zampino del serbo vale tantissimo, perchè oltre a risolvere una trasferta spinosa, permette alla Lazio di scavalcare (momentaneamente) la Roma in classifica. Piatto ricco a Palermo, seconda vittoria consecutiva e nono risultato utile di fila. Ora sì che si può pensare al derby.
LE SCELTE. Inzaghi non mette mano alla sua Lazio: al ‘Barbera’ è la stessa squadra che ha battuto sette giorni fa il Genoa. Radu fiancheggia Wallace al centro della difesa, Milinkovic e Parolo sono gli uomini di fiducia di Biglia a centrocampo. Il terzetto d’attacco guai a toccarlo, neanche la diffida di Felipe può scalfire le convinzioni di Inzaghi. De Zerbi si gioca la panchina e affida il suo destino a Diamanti e Nestorowski, ultimi baluardi di talento rosanero.
PIATTO SERBO - C’è fame di vittoria a Palermo, da otto giornate la squadra di De Zerbi non centra i tre punti. Nel match all’ora di pranzo, arriva una Lazio lanciata quest’anno, ma il rischio è pensare alla portata principale della prossima settimana, il derby. Niente affatto però, i primi segnali consegnano una Biancoceleste concentrata e spregiudicata, pronta a rifilare il colpo fatale a un avversario ormai prossimo al tappeto. Milinkovic è una mina vagante, Wallace si consolida concentrato e granitico. Immobile butta giù la traversa al 20’ con un sinistro violento: è l’incipit di un assedio che sortirà effetti benefici dieci minuti dopo. Basta trova un corridoio e prende il fondo, il suo cross sul primo palo trova puntuale lo zampino di Milinkovic. Piatto serbo e vantaggio Lazio. La prima portata è servita, guai a saziarsi però.
SBADIGLI E CAFFE' - Giro palla e pazienza: il Palermo sembra non averne più in quanto a motivazione e voglia già dalla ripresa. La Lazio ci va a nozze e volge e avvolge la squadra di De Zerbi come un calzino. I rosanero quando osano devono sempre indietreggiare per arginare le ripartenze dell’arsenale laziale. Posavec ci mette i pugni su una bordata di Parolo a conclusione di una ripartenza veloce orchestrata da Keita e Felipe. Poche sbavature lì dietro, Wallace e Radu si spalleggiano in maniera praticamente perfetta. Strakosha ringrazia, mai seriamente impegnato nel secondo tempo. Inzaghi tira fuori Lulic e Felipe, Lukaku ritrova il campo e nuova fiducia a Djordjevic. Il Palermo gira e rigira, è completamente in palla, oltre che a ritrovarsi anche in dieci uomini. Gonzalez placca Lombardi involato verso la porta, rosso diretto inevitabile. Il triplice fischio consegna alla Lazio il momentaneo terzo posto, dopo un'altra pesante vittoria.