La furia degli altri laziali non basta: Benevento asfaltato, la Lazio torna a volare

Pubblicato il 31/03/2018 alle ore 16.38
01.04.2018 07:30 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
La furia degli altri laziali non basta: Benevento asfaltato, la Lazio torna a volare
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Tutti i brividi vengono spazzati via. La Lazio rischia e subisce, poi si risveglia e punisce severamente il Benevento. Felipe Caicedo dà la scossa ai compagni, i biancocelesti si rianimano nella ripresa: al triplice fischio, il risultato è di 6-2. Si torna a volare, si torna prepotentemente in lotta per un posto in Champions. La Lazio non si arrende, ritrova il sorriso e la sua potenza offensiva: prima Immobile, poi l'ecuadoregno. De Vrij, Leiva (nella sua nuova veste goleador, che si ripercuote sull'avversario da ormai tre partite consecutive) e Luis Alberto finiscono l'opera. Qualche incertezza in fase difensiva, ma Inzaghi avrà modo di lavorarci in settimana. La Lazio, intanto, tiene il passo con l'Inter e recupera due punti sulla Roma, reduce dal pareggio bolognese. I biancocelesti riprendono la loro corsa.

AL FISCHIO D'INIZIO - Tante assenze, al ritorno in campo dopo la sosta dedicata alle nazionali. Inzaghi deve far fronte alle defezioni di Lukaku, Radu, Lulic, Wallace (squalificato) e Milinkovic non al meglio, condannato alla panchina (ma subentrato nella ripresa). Il modulo è quello di sempre, con la difesa a tre composta da Luiz Felipe de Vrij e Bastos, e la linea di centrocampo a cinque, con Patric sull’out di sinistra e Marusic dall’altra parte. Luis Alberto arretra, alle spalle di Immobile c’è Felipe Anderson. Il Benevento sbarca a Roma con il coltello tra i denti: nulla da chiedere, per la formazione di De Zerbi, ma non per questo rinunciataria. C’è voglia di mettersi in mostra. Cataldi e Lombardi si tirano a lucido: la punta rigirata dalla Lazio ai campani crea subito un brivido per la retroguardia biancoceleste, con un tiro diagonale che sfiora di poco il palo due minuti dopo il fischio iniziale.

CHI DI MANO FERISCE - Le buone intenzioni campane si imbattono nell’ingenuità di Puggioni al 7’: il portiere sannita disinnesca Immobile colpendo la sfera di mano, ma si trova fuori dall’area. Rosso diretto, Benevento in dieci. La Lazio ha modo di allungarsi e prova a cogliere la propria occasione. Gli avversari si difendono, ma al 18’ arriva la rete di Immobile, bravo a inserirsi e seguire il suggerimento di Felipe Anderson. La compagine di De Zerbi risponde: prima con un tiro di Djuricic al 21’. Poi, sfruttando un’altra ingenuità, stavolta di Immobile: il tocco di mano regala una punizione agli ospiti, concretizzata da Cataldi, che prova a spegnere i fischi degli ex tifosi facendo loro recapitare le proprie scuse. I biancocelesti continuano ad attaccare a spron battuto. Al 33’ ci prova Leiva con un tiro potente, ma centrale. Due minuti dopo, Immobile riesce a buttarla dentro su assist di Patric: lo spagnolo, però, era in fuorigioco. Si chiude sull’1-1. Inzaghi richiama tutti nello spogliatoio, ma intanto si prepara a cambiare le carte.

 RIMONTA - Via Bastos: alla ripresa, il mister biancoceleste decide di sciogliere le briglie a Felipe Caicedo, una mossa che si rivelera vincente. Cambio di modulo, i biancocelesti si ricollocano con il 4-3-1-2. Ma il Benevento non sembra meno scarico del primo tempo. Al 51’, ancora la condanna dell’ex: Lombardi imbecca Guillherme, il Benevento passa in vantaggio. L’intera posta in palio, però, non è destinata a restare a lungo nelle casse campane, e finisce per sbriciolarsi 9 minuti dopo: la pantera biancoceleste segna e rianima la Lazio. Tutto in pochi minuti: al 66esimo ci pensa de Vrij, sfruttando gli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi, tre minuti dopo, è Immobile a chiudere i giochi, regalando serenità in una sfida che sembrava promettere un epilogo tremendo nemmeno venti minuti prima: il rinvio goffo di Brignoli premia il centravanti laziale con un assist. Il gol della rimonta stronca il Benevento, la Lazio controlla la gara. Senza però rinunciare ai tentativi di rendere il passivo ai danni dei campani ancora più pesante. Anche Nani, subentrato a Immobile, prova a partecipare al banchetto. Il gol della manita, però, lo firma Lucas Leiva. E' il suo terzo gol consecutivo, tra Europa League e campionato. Alla fine, c'è spazio anche per il rigore, concretizzato da Luis Alberto. Un modo per tenere fede alla promessa proferita nella vigilia e rivolta all'amico scomparso. La gara finisce sul 6-2. La Lazio torna a volare, dopo il pareggio con il Bologna, e tiene il passo con le concorrenti per la Champions.