FOCUS - Inzaghi, da Palermo a Palermo: dove tutto ebbe inizio

22.11.2016 07:15 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Inzaghi, da Palermo a Palermo: dove tutto ebbe inizio
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© foto di Federico Gaetano

Anne Carson diceva: “L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”. Nessuna frase si addice meglio a Simone Inzaghi. Il mister biancoceleste domenica si ripresenta a Palermo. Già, il Barbera dove tutto ha avuto inizio. Era una domenica di aprile e il mister piacentino timbrava la sua prima panchina in Serie A alla guida di una Lazio in piena crisi. Il poker subito nel derby aveva dato il cosiddetto colpo di grazia a Pioli. Inevitabile era arrivato l’esonero del parmense e la scelta di Lotito di affidare la prima squadra al tecnico che tanto aveva fatto bene alla guida della Primavera. Sette gare con quattro vittorie e tre sconfitte che sembravano solo una bella parentesi. In estate da Ventura a Prandelli, sono tanti i nomi in lizza per allenare le aquile, ma alla fine la spunta Bielsa. O meglio sembra spuntarla il Loco perché l’argentino si tira indietro e la società vira decisa su Simone.

LE ARMI DI INZAGHI - Conosce l’ambiente, è giovane e motivato, ma soprattutto ha la fiducia dei giocatori. La Lazio, però, è come se fosse uscita da una guerra. Bisogna ripartire dalle fondamenta. Inzaghi non si lascia scoraggiare dall’ambiente e lavora giorno dopo giorno. Cura i dettagli, si mette in discussione, fa sentire tutti importanti. Rimette insieme i cocci, fa da collante in uno spogliatoio depresso e spaccato dopo una stagione orribile. La prima squadra della capitale si rialza, lentamente, dribbla le difficoltà. Simone fa quadrato intorno alla squadra e gli affianca qualche giovane di belle speranze che tanto lo avevano fatto esultare ai tempi della Primavera. Arrivano i ko con Juventus e Milan e la spia d’allarme torna rossa. La differenza nel calcio la fanno i risultati che (ri)cominciano piano piano ad arrivare. La Lazio diverte, ma manca ancora qualcosa. Simone lo sa, cambia le carte in tavola e alla fine trova la formula giusta. Dopo la sconfitta con il Milan, le aquile soffrono terribilmente ma riescono a superare l’Empoli all’Olimpico.

UNA LAZIO SENZA PAURA - E’ la svolta perché Biglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Il viaggio intrapreso da Inzaghi ha cambiato il volto delle aquile e anche lo stesso tecnico piacentino. Probabilmente il mister si porterebbe dietro solo il punteggio da quella gara, si impose per 3-0 grazie alla doppietta di Klose e al gol di Felipe Anderson. Inzaghino guida un’altra squadra che adesso è tornata a sognare e ora è a un solo punto da Roma e Milan che occupano la seconda posizione e a otto lunghezze dall’imprendibile Juventus. La sua Lazio vola e non ha intenzione di fermarsi e, come direbbe Cremonini: “Coraggio, lasciare tutto indietro e andare. Partire per ricominciare, non c’è niente di più vero di un miraggio. E per quanta strada ancora c'è da fare… amerai il finale”.