Decadenza Lotito, possibile un rinvio in attesa della pena
AGGIORNAMENTO 5/03 ORE 9.30 - Come riportato nell'edizione odierna de Il Tempo, l'ufficio legale della Federcalcio starebbe ragionando in particolare attorno a questo punto: se la pena (che prevede al massimo un anno per il reato in questione) sarà inferiore ai sei mesi, la Corte d’Appello potrebbe trasformarla in una sanzione pecuniaria. In questo modo, l’"onorabilità" di Lotito non risulterebbe compromessa secondo il Decreto n.162 del 2000, al quale rinvia il Testo unico per la Finanza (Tuf): "La carica di sindaco di società quotata non può essere ricoperta da coloro i quali sono stati condannati, con sentenza irrevocabile, a pena detentiva, indipendentemente dall’entità". Senza una pena detentiva, dunque, per la Consob Lotito potrebbe rimanere presidente della Lazio. Tuttavia le norme della Federcalcio non fanno differenza tra pena detentiva e sanzione pecuniaria: "Non possono assumere la carica di dirigente di società, e se già in carica decadono – recita l'articolo 22 bis delle Noif – coloro che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato". Ciò comporterebbe la decadenza di Lotito da presidente della Lazio e consigliere federale anche in caso di sanzione pecuniaria? L’ufficio legale della Figc sembra pensarla diversamente: la posizione di Lotito, dunque, non sembra a rischio. In ogni caso la querelle è tutt’altro che risolta. Solo una cosa sembra certa: nessuna decisione sarà presa venerdì dal Consiglio federale.
AGGIORNAMENTO ORE 17.15 - Sul tema della decadenza Lotito è intervenuto questo pomeriggio proprio il presidente della Figc Giancarlo Abete: "Il Coni ci ha fatto presente questa situazione, ma io ne avevo già parlato con il presidente Malagò, e abbiamo acquisito tutti gli elementi a riguardo", ha spiegato il numero uno del calcio italiano, nella giornata in cui si è riunita la Giunta del Coni. "Nei prossimi giorni, una volta esaurita la nostra riflessione, la comunicheremo all'organo di vigilanza che è il nostro punto di riferimento", ha specificato Abete, come si legge dalle sue dichiarazioni riportare da corrieredellosport.it. Il capo della Federcalcio ha poi risposto alla domanda se il tema della decadenza del patron laziale - che ricopre anche la carica di consigliere federale - possa essere oggetto di discussione del prossimo consiglio Figc: "Ne daremo una comunicazione, ma l'importante è la posizione che stiamo valutando in questi giorni e stiamo approfondendo con grande attenzione, come doveroso che sia".
Decadenza o no, è questo il problema. Come riportato da Il Tempo, la questione, sollevata da Federsupporter, a seguito della sentenza di (parziale) condanna emessa dalla Cassazione nei confronti di Lotito per omessa alienazione di partecipazioni della società biancoceleste, ha trovato una prima, parziale risposta da parte del Coni. Nessuna sentenza definitiva, la Federcalcio non si è ancora pronunciata, ma il Coni ha preso informazioni. Sembra, infatti, che Abete abbia chiesto un parere all'ufficio legale, ma per ora dagli uffici di Via Allegri nessuna notizia. Venerdi si terrà il Consiglio di amministrazione, Malagò ha sollecitato la Figc ad inviare al Coni la documentazione sul caso e oggi ribadirà la richiesta a margine della riunione della Giunta, dove si parlerà anche delle discusse norme sulla discriminazione territoriale, unicum italico come ribadito dall’Alta Corte.