FOTOGALLERY - Contestazione a Formello: "Cronaca di un amore spezzato!"

Pubblicato ieri alle 16,40
28.10.2009 09:40 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: Baldini - Zappulla - Ponticiello - lalaziosiamonoi.it
FOTOGALLERY - Contestazione a Formello: "Cronaca di un amore spezzato!"
© foto di Lalaziosiamonoi.it

A Formello suona la sveglia. In casa Lazio è il giorno dell’annunciata contestazione dei tifosi biancocelesti, riversatisi presso il centro sportivo biancoceleste già intorno alle ore 14,30. Radunati all’esterno dell’entrare principale, circa 30 sostenitori hanno “accolto” alla spicciolata tutti i calciatori, esprimendo il proprio dissenso e accusando in modo pacifico (ma deciso) la squadra. La compagine di Ballardini è accusata di scarsa dedizione alla causa, di poco nerbo e scarso impegno. La scialba prova offerta in quel di Bari ha indotto i tifosi capitolini a manifestare il proprio malessere con il chiaro intento di allontanare il pericolo di un torpore permanente. Un sit-in organizzato e rinvigorito dal tam tam mediatico, nato con l’obiettivo di fornire una scossa generale all’ambiente biancoceleste, ma che inevitabilmente a portato alla luce alcune frizioni particolari. Quelle con Kolarov per esempio. Il terzino serbo, reo di essersi lasciato andare ad un gesto di stizza nei confronti della gratinata ospiti del San Nicola, ha inizialmente eluso il contatto con i tifosi facendo il suo ingresso con largo anticipo (alle 14,00).
14,25 Rocchi si sofferma a parlare con i tifosi: “E’ vero contro il bari abbiamo fatto una figura che non deve più ripetersi. L’atteggiamento di domenica è stato sbagliato, è vero, è vero”.

I tifosi replicano stizziti: “Kolarov non doveva permettersi di fare quel gesto, ora deve avere il coraggio di presentarsi davanti a noi”
14,30 sfilano tutti gli altri, Dabo si sofferma e ascolta le ragioni dei tifosi,

Diakitè fila dritto, Firmani accolto da applausi, Foggia accenna rassicurazioni sulle sue condizioni:Sto benissimo, il ginocchio sta bene”
Ore 15,55 La Lazio scende in campo per la sgambatura e la contestazione si trasferisce sul campo laterale di Formello. Il piccolo gruppo di fans laziali si è subito trasformato in un folto gruppo di tifosi stizziti e vogliosi di manifestare il proprio disappunto nei confronti di una squadra che sta deludendo sotto ogni punto di vista. Sul rettangolo verde fa passerella squadra e staff tecnico. Senza bandiere e senza striscioni 200 anime urlano il loro disappunto contro la Lazio.

I più bersagliati sono: Rocchi, Ballardini, Tare e Lotito, ma ci sono cori anche per Cribari (per quest'ultimo: "Cribari mettete a piagne").

Presidente e ds ovviamente, sono accusati di aver indebolito la squadra senza quegli acquisti tanto decantati in estate.

Il capitano invece viene addidato come complice del misfatto di mercato, a causa delle sue parole ad inizio stagione, che battezavano questa Lazio priva di rinforzi all'altezza della situazione. I tifosi assiepati intorno alla rete del campo urlano e cantano cori di sfottò: "Mercenari, Mercenari... A lavorare andate a lavorareee a lavorareee andate a lavorareeee". Questo sembra essere il coro predominante di tanto intanto interotto da urla e contestazioni verso il tecnico Ballardini. Le sue colpe? Per la gente laziale non c'è dubbio: Incapacità tattica e aziendalismo estremo. A Formello cala la sera ma non la bufera. Bombe carta e 'urla contro' allontanano la Lazio dal campo per continuare l'allenamento altrove.

Ore 16:40: Ingresso principale, la squadra  con il capitano in testa viene a contatto con una rappresentanza di tifosi entrati dal cancello principale del quartier generale biancoceleste. La bolgia non si placa e le forze di polizia monitorano l'ambiente. Un cordone di polizziotti separa i tifosi all'esterno dalla rappresentanza di fans accettati nel centro sportivo per iniziare un confronto verbale con i calciatori. La tensione si taglia con il coltello. La polizia ha allontanato tutti. Il rischio carica è in agguato..!

Il clima è teso, l'amore è ferito. Stavolta l'idillio fra gente e squadra si è davvero spezzato!