Baraldi: "Lotito ha svolto un ottimo lavoro, ma non fu lui a salvare la Lazio! L'articolo che consente di spalmare il debito con il fisco lo trovò il sottoscritto..."

Fu lui uno degli artefici della salvezza della Lazio. circa 6 anni or sono, quando la situazione finanziaria del club biancoceleste stava precipitando vertiginosamente. In quel momento molti dubbi e incertezze attanagliavano le menti dei tifosi laziali che, allo stesso tempo, seguivano con sempre maggior passione la propria squadra del cuore, quella Banda Mancini, che tanto aveva fatto innamorare la Curva Nord e non solo: Luca Baraldi, amministratore delegato di quella Lazio, intervenuto ai microfoni di Radio Incontro, ha voluto ricordare quei tempi e non ha risparmiato alcune frecciatine al presidente Claudio Lotito...
"Lotito è stato bravissimo nel portare avanti un certo tipo di lavoro ,e c'è da dire che quando arrivò a Roma fu agevolato dall'opera che io e il mio entourage avevamo portato avanti in quegli anni, e soprattutto dalla mano che ci diedero i calciatori rinunciando a degli stipendi. Vi rivelo un importante retroscena: fui io a scoprire l'articolo che ha consentito di spalmare il debito fiscale a Lotito. L'attuale presidente biancoceleste ha solamente dovuto proseguire l'opera iniziata da me. Ma devo dire che il lavoro svolto da lui è stato fantastico. E' un uomo intelligente che si è cricondato di validissimi collaboratori, tra i quali Delio Rossi e Ballardini, che io conosco molto bene. I dissidenti? Credo proprio sia una decisione della società e non del tecnico, che sono certo voglia avere in squadra sempre i migliori giocatori...". Baraldi, poi, ha voluto rispondere anche al patron laziale, secondo il quale il Piano ideato dalla stesso dirigente ex Parma e Modena, avrebbe creato solamente dei problemi: "Lotito è abile nel ricordare la storia, solamente quando fa comodo a lui. Il Piano Baraldi è stato e sarà sempre uno dei pilastri della storia laziale. Ebbi un'importante intuizione ma i veri artefici di tutto ciò furono, come già detto, proprio i giocatori: ricordo bene quella delegazione composta dai senatori Peruzzi, Marchegiani, Simeone, Favalli, Negro e Mihajlovic che convinsero l'intera rosa ad accettare la mia proposta". Secondo l'ex amministratore delegato, però, non fu Lotito a salvare la Lazio..."Non fu Lotito il vero salvatore del club. La Lazio era già salva grazie alla nostra gestione, lui ha solamente dovuto migliorare quella situazione, niente di più...". La gestione Baraldi è stata spesso accusata di guadagnare, in una situazione finanziaria molto difficile, lauti stipendi...: "Ci fu chi cercò in tutti i modi di mettermi in cattiva luce poichè ero riuscito ad instaurare un ottimo rapporto con la gente grazie al lavoro svolto. Le mie dimissioni, quando avvennero, furono forzate, e lo feci per consentire agli azionisti di trovare un imprenditore che possa investire somme importanti nella Lazio". Mancini? "All'inizio instaurammo un eccellente rapporto che poi si deteriorò a causa di questioni relative al mercato (vedi l'affare Alberto, Jorgensen, Pizarro con l'Udinese). Lui voleva i migliori giocatori ma noi non avevamo disponibilità economica. Il suo era uno stipendio spropositato? Era in scadenza ed aveva già avuto proposte importanti da altri club. Io avanzai delle perplessità ma il Cda decise diversamente e accettò la richiesta che Mancini fece". Infine un attestato d'amore nei confronti della Lazio: "Sono ancora molto legato a questa società e posso dire di essere ancora un tifoso Laziale".