Zarate-Lazio, matrimonio finito: L'argentino vuole la rescissione

Zarate-Lazio matrimonio ufficialmente finito. Le premesse dei scorsi giorni, con il talento argentino scappato alle Maldive, coperto da un certificato medico, e la società ignara del fatto, pronta a multare il calciatore, non erano entusiasmanti, ma ormai si è capito che non c'è modo di ricucire, o per lo meno arginare, questo strappo. Infatti è notizia di oggi, come riporta la Gazzetta dello Sport, che Mauro Zarate avrebbe notificato nei giorni scorsi una richiesta di rescissione del contratto, nominando un arbitro di parte. La Lazio ora ha tempo 15 giorni per eleggere a sua volta un arbitro, ma la controversia, visto che non esiste più il collegio arbitrale della Lega, sarà decisa, in caso di mancato accordo tra le parti, da un terzo giudice. Il Pibe de Haedo spera di far leva, e di ottenere la rescissione, sulla sua esclusione dagli allenamenti della prima squadra iniziata a dicembre (come fu per Pandev ndr). Esclusione, secondo Zarate,  che gli avrebbe provocato uno sfogo cutaneo, derivante da un esaurimento nervoso, che avrebbe reso necessari i giorni di riposo attestati dal certificato medico. La Lazio, dal canto suo, punta tutto sul fatto che il giocatore sia andato in vacanza senza alcun permesso – smentendo così la voce circolata ieri di una società a conoscenza del viaggio – l'idea di Lotito è quella di ottenere una maxi-multa da 400 mila euro, oltre a quella già decisa dalla società, pari al 30% dello stipendio dell'argentino. I legali sono già in moto ed i tempi di una discussione non dovrebbero essere lunghi, entro i primi giorni di aprile dovrebbe essere risolta. Insomma come in tutti i matrimoni che finiscono male, si è passati alle vie legali.