Comunicato stampa legali Mauri: "Inesistente riconducibilità di Stefano ad alcuna associazione... Custodia cautelare non giustificata"
Su Mauri se ne stanno dicendo tante e la stampa soprattuto, ogni giorno ha qualche nuovo particolare o indiscrezione su cui ricamare, aneddoti tratti direttamente dai verbali dell'interrogatorio. Proprio per questo motivo, i legali del giocatore hanno deciso di abbandonare il low profile che ha caratterizzato queste prime settimane di lavoro, andando a puntualizzare molti aspetti su cui si sta discutendo sui mezzi di comunicazione.
Di seguito il comunicato stampa dei legali di Stefano Mauri, l'avvocato Amilcare Buceti e Matteo Melandri:
Nel rispetto di un impegno assunto a valle dell’interrogatorio di garanzia, che avrebbe imposto a tutti i partecipanti la non divulgazione dei contenuti dell’atto istruttorio, gli avv.ti di Stefano Mauri hanno osservato una condotta di massimo riserbo.
Gli stessi legali ritenevano altresì opportuno mantenere questa linea di basso profilo almeno sino alla data di discussione dell’udienza di fronte al Tribunale per il Riesame, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di totale annullamento del provvedimento di custodia cautelare.
Apprendiamo tuttavia - dopo che già diverse notizie sui contenuti di quell’interrogatorio erano state rese note ai mezzi di informazione - che l’intero verbale è nella disponibilità di accreditate fonti giornalistiche.
A questo punto, continuare nella medesima direzione è del tutto privo di senso e, pur riservando alle sedi appropriate i contenuti delle difese tecniche, ci sembra doveroso esprimere alcune considerazioni che possono finalmente registrare l’obbiettiva posizione di Stefano Mauri sotto il profilo delle responsabilità che gli vengono contestate.
La lettura integrale dell’interrogatorio di garanzia manifesta palesemente la insussistenza di qualsivoglia elemento che possa consentire di ricondurre a Stefano Mauri “una costante disponibilità ad alterare, in cambio di denaro, il naturale risultato di partite di calcio a favore del gruppo degli ‘zingari’”.
Inoltre, ad una valutazione comparativa del quadro indiziario facente capo agli altri indagati, appare imbarazzante la particolare, quanto ingiustificata, gravità dei provvedimenti adottati nei confronti del giocatore, il quale non ha mai intrattenuto contatti di alcun genere, neppure casuali, con esponenti dei cosiddetti ‘zingari’.
Il che di per sè, costituisce elemento assorbente della INESISTENZA di ogni ipotizzabile riconducibilità di Stefano Mauri ad alcuna associazione.
Nello stesso interrogatorio il dato non viene neppure troppo considerato, quasi a considerarlo come pacifico: Ilievsky è solo un nome difficile da pronunciare, Gecic e Gervasoni, pressochè neppure nominati.
E’ una constatazione FONDAMENTALE: solo la contestazione di un reato associativo consentiva, in astratto, la emissione di un provvedimento di custodia cautelare.
I mezzi di informazione, che certo fanno il loro dovere, trascurano completamente questi fatti, enfatizzando dati diversi: le telefonate con l’amico di una vita (Alessandro Zamperini), gli sms con Luca Aureli, laddove né il contenuto dei primi come dei secondi è conosciuto, né, d’altra parte, Luca Aureli risulta essere mai stato interrogato dagli inquirenti.
L’interrogatorio conferma, attraverso dati tecnici inoppugnabili, che Stefano non interscambiava alcuna scheda telefonica su alcun dispositivo, utilizzando il proprio cellulare e quello che Aureli gli aveva fornito per le sfide dei play off e del tennis.
La passione per il basket di Stefano era nota anche ai meno assidui dei suoi frequentatori: Stefano è volato in America a vedere partite della NBA ed immagini di repertorio ne testimoniano l’incontro festoso con il giocatore Danilo Gallinari, con il quale, addirittura già tre anni fa, Stefano si è scambiato la maglia.
Pur con il massimo rispetto per il lavoro di tutti, magistrati e giornalisti, avvertivamo la necessità di offrire un contributo di chiarezza".
Avvocato Amilcare Buceti
Avvocato Matteo Melandri