Josè Alberti: "Zarate è un fuoriclasse"
Fonte: Lazilita
Josè Alberti, talent scout argentino, il primo a parlare di Zarate e a consigliare alla Lazio il suo acquisto, si gode la doppietta del suo pupillo. Con una nota polemica: "Non capisco perchè all'inizio non è stato preso in considerazione - ha dichiarato a Teleradiostereo - Lotito è stato l'unico a credere sempre in lui".
Josè Alberti, ex stella del calcio argentino, e talent scout del campionato sudamericano, si gode il momento positivo di Zarate, del quale è stato il primo parlarne. Con una vena di polemica. "Non capico perchè all'inizio non gli è stata data fiducia. Ho parlato spesso con lui, soprattutto dopo le prime esclusioni. Ci è rimasto male quando andò in panchina contro il Benevento, ma ha lavorato tanto. Ha fatto un tipo di preparazione intensa". Alberti svela un particolare. "Quando l'ho sentito mi ha detto: ' Sto lavorando duramente...non ti preoccupare che appena avrò una chance la sfrutterò' e così è stato".
Secondo Alberti, Zarate ha una dedica molto particolare per la sua doppietta. "Mi ha detto che la sua prima dedica è per Lotito. L'unico che ha sepre creduto in lui. Lotito è convinto che Zarate diventi un grande giocatore e che possa essere la rivelazione del campionato. In più vi dico una cosa: se Zarate ha giocato a Cagliari c'è al cento per cento lo zampino del presidente Lotito".
In Argentina Zarate è molto considerato e oggi è su tutte le prime pagine dei quotidiani sportivi. "E' un giocatore che in patria viene molto considerato. E' seguito con attenzione e curiosità. Tutti si ricordano un episodio particolare. A diciannove anni e durante una gara del Velez, fece una cosa incredibile: il mister lo fece partire dalla panchina e lui se la prese tantissimo perchè gli era stato promesso che sarebbe partito da titolare. Entrò in campo, fece un'azione alla Maradona, smarcò tutti, ma quando fu sul punto di segnare bloccò il pallone sulla linea e se ne andò. E' fatto così...prendere o lasciare".
Josè Alberti, ex stella del calcio argentino, e talent scout del campionato sudamericano, si gode il momento positivo di Zarate, del quale è stato il primo parlarne. Con una vena di polemica. "Non capico perchè all'inizio non gli è stata data fiducia. Ho parlato spesso con lui, soprattutto dopo le prime esclusioni. Ci è rimasto male quando andò in panchina contro il Benevento, ma ha lavorato tanto. Ha fatto un tipo di preparazione intensa". Alberti svela un particolare. "Quando l'ho sentito mi ha detto: ' Sto lavorando duramente...non ti preoccupare che appena avrò una chance la sfrutterò' e così è stato".
Secondo Alberti, Zarate ha una dedica molto particolare per la sua doppietta. "Mi ha detto che la sua prima dedica è per Lotito. L'unico che ha sepre creduto in lui. Lotito è convinto che Zarate diventi un grande giocatore e che possa essere la rivelazione del campionato. In più vi dico una cosa: se Zarate ha giocato a Cagliari c'è al cento per cento lo zampino del presidente Lotito".
In Argentina Zarate è molto considerato e oggi è su tutte le prime pagine dei quotidiani sportivi. "E' un giocatore che in patria viene molto considerato. E' seguito con attenzione e curiosità. Tutti si ricordano un episodio particolare. A diciannove anni e durante una gara del Velez, fece una cosa incredibile: il mister lo fece partire dalla panchina e lui se la prese tantissimo perchè gli era stato promesso che sarebbe partito da titolare. Entrò in campo, fece un'azione alla Maradona, smarcò tutti, ma quando fu sul punto di segnare bloccò il pallone sulla linea e se ne andò. E' fatto così...prendere o lasciare".