Dai suoi obiettivi a quelli della Lazio, Klose dice tutto: "A Roma sto bene e voglio restare... Puntiamo alla Champions, contro l'Atletico decisive le assenze"

23.02.2012 14:16 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Dai suoi obiettivi a quelli della Lazio, Klose dice tutto: "A Roma sto bene e voglio restare... Puntiamo alla Champions, contro l'Atletico decisive le assenze"
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© foto di Marco Iorio/Image Sport

Chissà che penserà Klose di tutta questa situazione, proprio lui che, quando Reja presentò le dimissioni a settembre, fu uno dei primi a parlare in favore dell’allenatore. Miro è fatto così, è un campione non per caso, è uno che quando c’è da schierarsi, da farsi sentire, non si tira indietro. Il carisma e la personalità non si ostentano, non sono virtù da sbandierare, ce l’hai o non ce l’hai, non si comprano, non c’è un cartellino con il prezzo, il valore è inestimabile. Chi urla e sbraita per far vedere di essere forte, è invece il più debole. Chi, invece, come Miro parla poco ma fa tanto, è sì il vero leader, uno a cui il popolo dà ascolto quando si fa sentire. Klose si è preso i laziali in sei mesi, lo ha fatto dimostrando umiltà, voglia, sacrificio. Ha messo la sua classe cristallina al servizio della squadra. Sempre. Per questo ha portato dalla sua parte quello che adesso è il suo popolo.

VOGLIA DI LAZIO E DI CONTINUARE ANCORA A LUNGO - Un campione assoluto, i numeri sono straordinari: 15 gol in stagione in 30 partite giocate, la media è da fenomeno. Klose aveva scelto la Lazio come vetrina, come trampolino per gli Europei, Loew lo sta ammirando e ora Miro è in vantaggio su Gomez per una maglia da titolare nella rassegna continentale che andrà in scena tra giugno e luglio in Polonia ed Ucraina. Con la maglia tedesca insegue il record di Gerd Muller: Miro è fermo a 63 gol, il mito è a 69. Non manca molto, vorrebbe raggiungere l’ex bomber già agli Europei, intanto mercoledì sfiderà la Francia in amichevole e cercherà di aggiungere qualche gol al suo bottino. Ma c’è soprattutto la Lazio a cui pensare, una squadra nella tempesta e Klose può essere la sua bussola, l’ancora a cui aggrapparsi in un momento così complicato. Reja è al passo d’addio, in netto contrasto con Lotito e Tare, assenti ingiustificati nel mercato di gennaio. Klose è lì, pronto a caricarsi sulle spalle i compagni in vista di due partite difficili contro una Fiorentina disperata e una Roma che rappresenta sempre avversario a sé. Miro non è partito per Madrid, la schiena dà qualche fastidio e allora si è preferito preservare il Panzer per il campionato. Klose, allora, si è concesso ai microfoni di Tansfertmarkt.tv. e ha allontanato le voci di un suo malessere, di una sua volontà di dire addio alla Lazio per dei dissidi con la società. “Io a Roma sto bene. Sono in forma, faccio gol e mi diverto a giocare. Non posso lamentarmi. Prima di venire qui mi sono informato sulla città e sul club. In queste situazioni c’è anche una componente di fortuna e io ne ho avuta. Sono partito bene e sono felice”. Negli ultimi anni al Bayern, con Van Gaal, aveva trovato poco spazio, ma Miro non porta nessun tipo di rancore verso la società bavarese. “Non sono il tipo che guarda indietro. Lì ho passato quattro anni meravigliosi e non cerco le cose che sono andate male. Adesso penso alla Lazio e alla nazionale, con queste maglie ho intenzione di fare e dare ancora molto”. Miro è al top, da tempo non si sentiva così bene. Sta giocando e segnando con una continuità impressionante e andando avanti così, il ritiro è ancora qualcosa di cui non preoccuparsi. “Voglio continuare ancora a lungo, se la salute mi assisterà è questo il mio obiettivo. Il calcio è il miglior lavoro del mondo. Chi mi conosce sa che ho fame di successi e di divertirmi giocando. Cosa si può volere di più?”. E’ un professionista esemplare, a Formello ne hanno avuto subito sentore, sin dal primo giorno di ritiro. Klose è uno abituato a mettersi in discussione, a non accontentarsi, cura il suo corpo e pretende sempre il massimo da sé stesso. “Io seguo un mio programma di allenamento ogni giorno. Ma è tutta la carriera che mi prendo cura del mio fisico sia prima che dopo una partita. Il mio fisico è il mio capitale, devo tutelarlo al meglio”.

OBIETTIVO CHAMPIONS, CONTRO L'ATLETICO TROPPI ASSENTI - Molti in Germania sognano un suo ritorno in Bundesliga. Anche i più scettici si sono convinti di che perdita abbia dovuto subire il campionato tedesco con l’addio di Klose. “Non riesco ad immaginare un mio ritorno Bundesliga. A Roma ho firmato per tre anni, ma nel calcio mai dire mai, vediamo quanto reggono ancora le mie gambe”. Per ora, Miro pensa solo alla Lazio. In biancoceleste sta estasiando e i suoi gol si stanno rivelando fondamentali nella corsa al terzo posto, quello che vale un posto nei preliminari di Champions, ma in Germania si parla anche di Scudetto. “Stiamo facendo abbastanza bene, siamo nella parte alta della classifica. Dobbiamo pensare ad una partita alla volta, certo è bello essere lì ma non dobbiamo montarci la testa. Davanti a noi, in classifica, ci sono squadre molto forti, noi giochiamo e ci proviamo ma non credo che si possa competere per lo Scudetto”. Parole sagge, consapevoli. La Lazio non è attrezzata per ambire al titolo, forse se a gennaio si fosse operato bene si poteva coltivare qualche sogno, ma così non è stato. L’addio all’Europa è ad un passo, Klose non ci sarà nel ritorno contro l’Atletico, farà il tifo da casa ma è già proiettato al futuro. “Se riuscissimo ad arrivare terzi, andremmo in Champions. Qui in Italia ci sono solo tre posti disponibili, mentre in Germania quattro. Siamo stati fortunati a giocare a livello internazionale. L’Atletico è una buona squadra, noi ci abbiamo provato ma abbiamo sette giocatori infortunati ed è difficile rimpiazzarli. Questo ha fatto la differenza”. Lazio e nazionale, sono queste le due grandi ragioni che spingono Miro a dare ancora tutto sé stesso su un campo di calcio. A giugno ci saranno gli Europei in Polonia, una motivazione grandissima per il bomber laziale. Non vuole mancare, vuole essere protagonista nella sua terra natia. C’è da battere la concorrenza di Mario Gomez per la maglia da titolare, ma Klose parla da campione. “E’ importante per una squadra avere a disposizione due centravanti di spessore. La concorrenza spinge me e Mario a fare meglio. Se alla fine il ct sceglierà Gomez? Vediamo, ma se sono in forma, credo di poter giocare”. La Germania è considerata la favorita per la vittoria di Euro 2012, Klose non si nasconde e riconosce le qualità di una compagine che abbina qualità, esperienza e freschezza. “Siamo una grande squadra, abbiamo molti giovani e in ogni ruolo c’è abbondanza. Questo alza molto la qualità della squadra. Chi vincerà gli Europei? Spero che la Germania riesca ad arrivarci al 100%, se sarà così ce la giocheremo. In questi tornei serve anche la fortuna e spero che sarà dalla nostra parte”.