Conosciamo meglio Keisuke Honda: illumina come un fantasista e corre come un mediano, è il centrocampista che serve
Corre e illumina, pressa e sforna assist, ripiega ma segna. Questo è Keisuke Honda, un centrocampista moderno, una mezzala completa. Ha i colpi del fantasista e l'applicazione di un mediano. E' resistente, difficilmente si assenta dal gioco, ha un cambio di marcia notevole che gli permette di arrivare con facilità al tiro. Non ha problemi ad agire in una linea a tre (sia a destra che a sinistra) accanto ad un regista. Costruisce la manovra, ha i tempi giusti d'inserimento e il piede delicato per servire assist. Keisuke è un classe 1986, ha fisico (è alto 182 cm) ed è la stella della nazionale giapponese allenata da Zaccheroni. Nel 2011 ha portato il Giappone a trionfare in Coppa d'Asia ed è stato nominato miglior giocatore della competizione. Non solo mezzala, Honda può agire anche da trequartista ed è uno che negli ultimi 20 metri si fa sentire eccome, è un calciatore duttile e anche se Reja decidesse di schierarsi con il 4-2-3-1 Keisuke potrebbe muoversi sia da esterno che centralmente. Talento puro e mentalità nipponica votata al rigore e alla disciplina, impostazione calcistica europea assimilata in Olanda e in Russia. Nel 2008, a 22 anni, lasciò il Giappone dopo essere cresciuto nei Gamba Osaka e aver militato nei Nagoya Grampus per trasferirsi al VVV Venlo, nel paese dei tulipani. Il mondiale in Sudafrica l'ha consacrato: 4 partite, due gol e un assit. Non male. Come riporta il Corriere dello Sport, a firma Stefano Chioffi, nel 2010 il Cska se lo è aggiudicato per 6 milioni di euro e l'anno scorso ha conquistato la Coppa di Russia. Con la maglia del club moscovita ha collezionato 47 presenze e 11 gol. il 2 settembre scorso si è infortunato al ginocchio: 3 mesi di stop dopo un intervento chirurgico, è appena tornato ed è pronto a rimettersi in gioco. IL Cska non vorebbe perderlo visto che tra febbraio e marzo si giocherà sia gli ottavi di Champions (contro il Real) e il titolo russo. Ma Keisuke ha già fatto capire di voler volare a Roma, vuole abbracciare la Lazio. Lui in Champions non ha giocato e sarebbe disponibile per l'Europa League: il destino sembra aver diseganto le condizioni perfette, adesso manca l'ultimo passo.