Reja tende la mano a tutti: "Mi auguro che domani la 'cornice' di pubblico sia vicina alla squadra. La pacificazione dipende dai risultati che riusciremo ad ottenere"

Pubblicato ieri
25.09.2011 10:20 di  Alessio Aliberti   vedi letture
Fonte: Alessio Aliberti - Lalaziosiamonoi.it
Reja tende la mano a tutti: "Mi auguro che domani la 'cornice' di pubblico sia vicina alla squadra. La pacificazione dipende dai risultati che riusciremo ad ottenere"
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© foto di Marco Iorio/Image Sport

FORMELLO – “Quella di domani è una gara molto importante bisogna dare seguito a quello che siamo riusciti ad ottenere a Cesena, non parlo solo del risultato ma anche della prestazione”, Edy Reja è categorico e fiducioso, dopo i giorni aspri della polemica il tecnico biancoceleste torna a parlare in conferenza, mostrando a tratti anche un sorriso. La Lazio dovrà affrontare l’ostacolo Palermo per chiudere una delle settimane più travagliate degli ultimi due anni: “Non voglio tornare sopra a determinati discorsi, mi auguro che la ‘cornice’ di pubblico sia vicina alla squadra. Sarebbe bello avere un buon quadro e anche una bella cornice, questa pacificazione dipende anche da noi da me dalla squadra, da quello che riusciremo e dai risultati che saremo in grado di ottenere, perché quelli mettono a tacere tutto”. Lo stimolo a continuare al mister lo hanno dato proprio i calciatori, se qualcosa domani non dovesse andare nessuno farà drammi: “Con tutto quello che è successo lo spogliatoio non c’entrava. Era un momento di sconforto, una stanchezza ed una delusione personale. In quel momento  non ho pensato alla squadra e a tutto il resto, poi quando ho visto i ragazzi reagire in quel modo mi sono convinto a proseguire”.

Palermo avversario insidioso – “Il Palermo è una grande insidia, sono una buonissima squadra che è dotata di ottima intensità, grande corsa in tutti i suoi componenti. Hanno una rosa giovane e vogliosa di ottenere risultato, proprio come il suo allenatore. Ho parlato con lui dopo la vittoria contro l’Inter, mi ha impressionato per sicurezza e tranquillità, credo che non sia solo preparato, ma anche bravo, ha tutta la mia stima. Toccherà a noi trovare i giusti equilibri, nelle gare precedenti abbiamo fatto particolare difficoltà, ora piano piano stiamo crescendo. Non siamo ancora al top, stiamo ancora ricercando soluzioni più adeguate e stiamo apportando qualche correttivo, l’importante è approntarlo con soluzioni idonee alla squadra”. Ed uno di questi è sicuramente il passaggio al 4-3-1-2, adozione del modulo che è coincisa con la prima vittoria in campionato: “Abbiamo tre giocatori da metà campo in su che la porta la vedono, l’importante è l’equilibrio. Il Palermo è dinamico, ti viene a pressare alto, ha anche qualità, sta a noi il compito di arginare tutte le loro forze. Dobbiamo avere pazienza perché noi abbiamo giocatori che prima o poi il gol lo trovano, per questo non dobbiamo dare  a loro l’opportunità di andare in vantaggio”. La settimana è stata ricca di impegni e quella che verrà non sarà da meno, c’è da capire se il tecnico farà un po’ di turnover: “Metterò in campo la miglior formazione possibile perché da mercoledì a domani abbiamo avuto modo di recuperare. Semmai il problema sarà al prossima settimana quando andremo a Lisbona giovedì e poi giocheremo la domenica. A Firenze forse ci vorrà un po’ di turnover”.

I singoli in questa squadra fanno la differenza – Rispetto alla Lazio degli ultimi anni, questa rosa ha dei giocatori che da soli possono decidere le partite, uno di questi è Miro Klose, forse il giocatore più forte che abbia mai allenato Reja: “Le sue qualità in campo le conoscono tutti, ma quello che veramente impressiona è l’umiltà con la quale si mette a disposizione dei compagni, in campo e fuori. E’ un generoso non si risparmia. Anche durante la gara si sacrifica nei rientri e nel posizionamento, un campione vero”. Importanti per la stagione saranno anche due giocatori come Marchetti e Diakitè: “Federico a Cesena l’ho visto più tonico, dopo l’anno di stop deve ritrovarsi e ritrovare fiducia, diverso è il discorso per Diaki, questo deve essere l’anno della consacrazione, è migliorato dal punto di vista tecnico e nelle uscite. In estate avevamo detto che ci serviva un centrale forse ce lo siamo ritrovati in casa”. Molta curiosità suscita anche Lorik Cana, di lui ad Auronzo si era detto che fosse un mediano, ma contro il Palermo potrebbe essere impiegato da interno di centrocampo: “Di fatto è un mediano, ha sempre giocato in mezzo, ma è un generoso in campo, la palla la va a cercare e si propone, lo proverò lì, vediamo come andrà. Ha tutte le qualità fisiche per fare bene”. L’ultima battuta è su Hernanes e sulla sua convocazione in nazionale per il prossimo ottobre: “Sono contento per lui, un po’ meno per me (ride, ndr), spero che ritorni almeno due giorni prima del derby, comunque sono sollevato dal fatto che Mauri è tornato e sta bruciando le tappe. Hernanes sono convinto che farà benissimo, per lui è un’altra importante iniezione di fiducia. A Cesena ha giocato molto bene, sacrificandosi come gli avevo chiesto. Con questo nuovo modulo con qualche accorgimento può giocare nella sua posizione. A lui chiediamo sempre il colpo, ma a volte è importante anche la sostanza”.