VIDEO - L'analisi di Reja: “Partita stregata... Due pesi e due misure su Kozak, Zarate va recuperato, Mauri ci manca”

PUBBLICATO IERI ALLE ORE 18,57
28.02.2011 08:50 di  Federico Farcomeni   vedi letture
Fonte: Federico Farcomeni/Francesco Ponticiello-lalaziosiamonoi.it
VIDEO - L'analisi di Reja: “Partita stregata... Due pesi e due misure su Kozak, Zarate va recuperato, Mauri ci manca”
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

La solita serenità Edy Reja si presenta davanti ai microfoni sempre con la stessa signorilità. Sempre con la stessa serenità. Pazienza che il naso sia scheggiato “per un alterco con il presidente Lotito” – dice ridendo – altrimenti i segni sono sempre quelli della tranquillità zen. La stessa che qualcuno come Phil Jackson utilizza per vincere partite e titoli dall’altra parte dell’Atlantico. Ma perché Reja sorride? Come fa? In fondo - deve aver pensato - la sconfitta del Sant’Elia è arrivata dopo più di un mese da quella di Bologna. Da quel giorno la Lazio ha collezionato tre vittorie e due pareggi, 11 punti dei 15 disponibili. E deve anche aver pensato che in fondo c’è chi sta peggio. Una battuta di arresto contro un Cagliari in salute, che appena otto giorni fa aveva fatto tremare i campioni del mondo, ci può stare. “Analizzare questa gara diventa molto difficile – ha detto il tecnico friulano –nel primo tempo ho visto una Lazio padrona del campo. Ci sarebbe voluta un po’ di concretezza in più. Nel secondo tempo poi in forma disordinata abbiamo cercato di attaccare soprattutto sulla parte destra, ma non siamo mai arrivati al momento giusto per concludere. Certi episodi, soprattutto quello del gol, sono stati sfortunati. Nel secondo tempo, quando ho inserito quattro attaccanti, sulle ripartenze ci siamo sbilanciati e loro, come era prevedibile, hanno avuto qualche occasione in più. Con quattro punte in campo d’altronde qualcosa in più bisogna concedere”.

Nel complesso per Reja non è tutto da buttare, anzi.Secondo me è stata una buona prestazione con il rammarico del risultato”. Anche se, da fuori, la sensazione è che la Lazio non abbia cercato di spingere fino in fondo sull’acceleratore. Più di qualche giocatore ha dato l’impressione di non crederci fino alla fine. “Per me abbiamo cercato di fare qualcosa in più – ha detto Reja – ma in certe partite alcune cose vanno male. In alcune circostanze siamo stati penalizzati anche per l’inesperienza. Se devo cercare un difetto, lo trovo nella scarsa efficacia al momento della finalizzazione, soprattutto nel primo tempo, quando abbiamo avuto la possibilità di creare più di qualche occasione come quando Lichtsteiner non si è accorto che arrivava da dietro Agostini, o come quando Gonzalez se ne era andato ma è stato toccato da dietro da Astori. Oggi insomma ci è girato un po’ tutto storto, e loro sono stati un po’ fortunati”.

NERVOSISMO – La Lazio ha chiuso la partita con uno strascico di nervosismo, tipico ormai soprattutto in trasferta (Bologna, Milano). Reja ha minimizzato. “Secondo me ci sono stati solo degli episodi. A fine primo tempo mi ero raccomandato di non cadere nelle trappole di discussione delle decisioni arbitrali. In un’altra circostanza, Missiroli ha contestato l’intervento di Dias, e Matuzalem si è sentito in dovere di difendere il compagno di squadra. Per il resto ho visto una partita corretta. Mi dispiace per Kozak che ha subito qualche fallo che non è stato rilevato: dopo Milano ormai il ragazzo è troppo bersagliato”.

CAGLIARI – Onore all’avversario che però Reja ha giudicato anche un po’ fortunato e in calo rispetto alle altre partite. Merito anche del modo di giocare della Lazio. “Il Cagliari l’ho visto giocare in altre gare come quella di Milano contro l’Inter dove avrebbe meritato miglior sorte. Anche contro il Chievo aveva giocato bene, aggredendo gli spazi. Oggi però non ho visto lo stesso Cagliari: forse la nostra qualità il nostro modo di giocare l’hanno messi in difficoltà. Si sono difesi bene, hanno fatto un mezzo tiro in porta e hanno vinto. Noi per come abbiamo giocato, forse un punto l’avremmo meritato. Mi dispiace perché i ragazzi erano molto avviliti e sono convinti di aver fatto una buona gara”.

ZARATE – Mauro Zarate è entrato negli ultimi 15 minuti. Forse troppo pochi per fare la differenza, ma sta di fatto che la prova del giocatore argentino è stato piuttosto incolore. Reja ha promesso che sia lui che tutta la squadra si impegneranno fino alla fine per cercare di recuperare un giocatore importante come Zarate. “La squadra giocava benissimo ed eravamo equilibrati. So che un calciatore come Mauro deve giocare molto, perché deve essere recuperato sul piano morale e noi faremo di tutto per recuperarlo”.

MAURI – Sembra che la Lazio patisca anche la mancanza di un incursore coem Stefano Mauri: “In effetti ci manca un po’. Mauri di solito è quello che non da punti di riferimento e attacca gli spazzi senza palla. Spero di recuperarlo già domenica contro il Palermo, che è una di quelle partite che giocheremo in casa e che dovremo cercare di vincere, perché è importante per il nostro gioco e vede anche la porta” ha ammesso il tecnico.

RINCORSA CHAMPIONS – Sarà fondamentale battere i rosanero per non perdere quel quarto posto che ormai l’Udinese, vittoriosa a Palermo per 7-0, vede alla sua portata, anche perché alla prossima giornata è attesa dal facile impegno casalingo con un Bari sempre più ultimo in classifica. La squadra di Guidolin (che peraltro è la squadra per cui Reja simpatizza da sempre, ndr) si trova ora ad un solo punto dalla zona Champions. “L’Udinese, come dimostra la partita di oggi, sta facendo davvero un gran bel campionato. Noi dobbiamo guardare in casa nostra perché per raggiungere la quota che ti può proiettare in zona Champions dipende solo da noi”.

L’ARBITRAGGIO – Poco da obiettare nei confronti dell’arbitro Russo di Nola, con cui la Lazio in trasferta perde sempre e non segna mai: dopo il 2-0 di Palermo (2009), l’1-0 di San Siro con l’Inter dello scorso dicembre e adesso il KO di Cagliari. “Ho visto delle valutazioni che mi hanno lasciato un po’ perplesso ma nel complesso credo che sia stato un buon arbitraggio. Ribadisco il discorso relativo a Kozak: il ragazzo non ha l’esperienza, è ancora genuino e c’è stato qualche fallo non rilevato. Ha resistito parecchie volte nei contrasti. Lui come tocca qualcuno invece, vista anche la stazza, gli vengono immediatamente fischiati dei falli”.

BIONDINI – Per deformazione professionale, Reja è abituato a pensare al futuro anno dopo anno. Ma in fondo un pensierino a Biondini, oggi in campo con il Cagliari per tutti i 90 minuti, ammette di averlo fatto. “Biondini è un ottimo giocatore, non lo scopro certo io. La Lazio l’ha cercato, è vero, però dal dire che la Lazio sia interessata a Biondini ce ne corre”.