Primavera, derby da incubo per la Lazio di Bollini. La Roma vince 7-1 e allunga a +8 in classifica
TRIGORIA – Il sesto derby stagionale avrebbe dovuto essere l’occasione per accorciare il distacco dalla capolista, ma una Lazio molto rimaneggiata e soprattutto molto confusionaria, ha trasformato questo pomeriggio romano in un vero e proprio incubo. La partita infatti finisce con uno schiacciante 7-1 per i giallorossi che non ammette repliche e che ridimensiona le ambizioni dei ragazzi di mister Bollini. Le numerose assenze, che hanno costretto la Lazio a schierarsi con una difesa inventata e senza un vero e proprio attaccante di peso, hanno sicuramente inciso sulla prestazione ma non possono di certo giustificare un risultato di queste proporzioni.
BARRETO PUNTA CENTRALE – Complici le defezioni dell’infortunato Cinque e dello squalificato Di Mario, Bollini sceglie Barreto come vertice alto del suo 4-3-3 con Ceccarelli a Dené ad agire ai suoi fianchi. Dietro di loro la mediana è composta da Lanni, Zampa ed Oijakor, quest’ultimo a sorpresa nell’undici titolare al suo primo derby. La difesa senza il lungodegente Crescenzi è un ancora po’ adattata con i centrali Vilkaitis e Campoli, ed i terzini Capua e Pantano.
PRIMO TEMPO - INIZIO-SHOCK PER LA LAZIO CHE CHIUDE SOTTO DI 3 GOL – Dopo appena 8’ minuti la Lazio perde un altro pezzo in difesa a causa dell’infortunio occorso a Campoli in seguito ad una mischia nata in occasione di un calcio d’angolo in favore della squadra biancoceleste. La sua sostituzione forzata ha costretto Bollini a ridisegnare nuovamente la linea difensiva arretrando Adeleke terzino ed inserendo Dené largo a sinistra nel tridente. La prima vera occasione è stata per la Lazio con Barreto che, ritrovatosi in seguito ad un rimpallo da solo davanti a Pigliacelli, ha calciato malamente a lato. Sul capovolgimento di fronte è iniziata la goleada romanista con Caprari, sicuramente il migliore in campo, che sfruttando al meglio una punizione a metà campo battuta a sorpresa si è incuneato in area di rigore ed ha scaraventato un bolide sul primo palo che ha sorpreso Berardi. Dopo dieci minuti è ancora grazie ad una disattenzione difensiva che la Roma è riuscita a raddoppiare e sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rinviato in malo modo di testa da Dené, Antei con una mezza rovesciata ha spedito il pallone in rete anticipando gli interventi di Capua e Pantano. Al 37’ è ancora Roma, stavolta con Ciciretti che, in seguito all’ennesima serpentina di Caprari che ha lasciato sul posto Oijakor e Vilkaitis, ha dovuto solamente appoggiare indisturbato il pallone in rete. La Lazio non si è mai vista se non con alcune azioni personali di Ceccarelli, ma nonostante ciò al 42’ ha avuto l’occasione per accorciare le distanze con una punizione proprio di Ceccarelli che ha colpito l’incrocio dei pali per poi cadere sulla linea di porta e solamente per una questione di centimetri Zampa non è riuscito a trovare il tap-in.
SECONDO TEMPO - ILLUDE CECCARELLI, POI IL DISASTRO – La seconda frazione ha visto entrare in campo una Lazio perlomeno più combattiva che al 57’ è riuscita finalmente a trovare la rete con Ceccarelli che dopo uno slalom tra i giocatori romanisti, ha dovuto solamente appoggiare il pallone alle spalle di Pigliacelli. Ma l’illusione di una possibile rimonta è stata spazzata via dopo appena 3’, ancora grazie ad una rete di Caprari che ha approfittato di un’altra indecisione della difesa biancoceleste, ed appropriandosi di un pallone vagante al limite dell’area ha realizzato il poker giallorosso. A questo punto la Lazio ha praticamente smesso di stare in campo e dopo pochi minuti, con la difesa biancoceleste completamente in bambola, ha trovato la gloria anche il neo-entrato Politano che ha trafitto in diagonale un incolpevole Berardi. Al 23’ della ripresa la Lazio ha anche l’opportunità per trovare la rete del 5-2 visto che in seguito ad un’azione personale del solito Ceccarelli, atterrato in area di rigore, l’arbitro ha concesso la massima punizione. Ma la maledizione è proseguita e Ceccarelli, che ha letteralmente tolto di mano il pallone a Zampa, si è lasciato ipnotizzare da Pigliacelli, sbagliando il suo secondo rigore consecutivo in un derby dopo quello del ritorno di Coppa Italia. Sul capovolgimento di fronte viene assegnato un altro calcio di rigore e Florenzi non ha sbagliato portando a 6 le marcature. Ma la tragedia non è ancora finita e, alla mezzora della ripresa ci ha pensato Dieme a chiudere definitivamente il match realizzando il 7-1 per la squadra allenata da Alberto De Rossi.
ROMA-LAZIO 7-1
ROMA (4-2-3-1): Pigliacelli 7, Sabelli 6,5, Frascatore 7 (38’st Amendola s.v.), Antei 7, Mladen 6,5, Viviani 6,5, Caprari 8 (28’st Piscitella 6), Florenzi 7, Montini 6,5, Ciciretti 7 (15’st Politano 7), Dieme 7. A disp.: Proietti Gaffi, Orchi, Carboni, Falasca, Leonardi. All.: De Rossi (Roma).
LAZIO (4-3-3): Berardi 5,5, Capua 4,5, Pantano 4,5, Campoli s.v. (8’pt Delé 5), Vilkaitis 4,5, Lanni 5 (1’st Rozzi 5),Oijakor 5(21’st Trombetta 5,5), Zampa 5,5, Ceccarelli 6,5, Adeleke 5,5, Barreto 5. A disp.: Mosciatti, Spirito, Fagioli, Tira. All.: Bollini.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
MARCATORI: 13’pt Caprari, 25’pt Antei, 37’pt Ciciretti (R), 12’st Ceccarelli (L), 15’st Caprari, 18’st Politano, 23’st Florenzi rig., 29’st Dieme (R)
NOTE: Ammoniti Adeleke, Capua, Dené (L), Pigliacelli (R) al 20'st para un calcio di rigore tirato da Ceccarelli (L).