Zamparini sulla Lazio: "Noi siamo più forti, ma loro sono messi meglio in campo... Lotterà per la Champions e perderà con il Palermo"
«Sorpreso dalla lazio? No, sono sorpreso che tutti gli episodi gli vadano a favore, come i gol di ieri, due reti rocambolesche, è la sua stagione, gli episodi sono determinanti nel calcio, ma non ritengo la Lazio in grado di tenere la testa della classifica, somiglia al mio Palermo quando aveva girato in testa, è un'ottima squadra, lotterà per la Champions come noi ma non per lo scudetto, perchè la fermeremo noi. Il Palermo è più forte della Lazio». Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è convinto che i rosanero si riprenderanno in campionato e lo faranno contro la capolista domenica nell'anticipo delle 12,30. Il numero uno dei siciliani fa quindi i complimenti alla squadra e al tecnico biancoceleste, ma «a Lotito non troppi complimenti altrimenti si monta la testa e arriva sulla Luna». «Complimenti alla squadra ma soprattutto a Reja che ha saputo dare un assetto da calcio moderno all'italiana, prima non prenderle e poi fare un gol per portare a casa il risultato, ma non ha mai tartassato l'avversario. Sto seguendo la Lazio -aggiunge Zamparini a 'La politica nel pallonè su Gr Parlamento- sta facendo bene ma ora si dovrà aspettare che le altre prendano le contromisure. La Lazio è una squadra simpatica ed è bello vederla, ma ritengo il Palermo più forte della Lazio, giocatore per giocatore. I biancocelesti sono messi meglio in campo e questa è una critica al mio allenatore, ma a livello difensivo ora il Palermo andrà meglio».
Il presidente del Palermo spiega poi la sconfitta di ieri ad Udine. «La squadra arrivava ieri dalla partita giocata giovedì sera in Europa League e non siamo abituati. Poi non abbiamo la grazia di giocare lunedì sera, come napoli e Milan. È chiaro che per noi è più importante il campionato, ma pensavo che fossimo più forti come seconde linee», spiega Zamparini che imputa i cattivi risultati in Europa anche al fatto che «il popolo italiano non è un popolo di combattenti, non siamo come i tedeschi, gli slavi o gli inglesi», e «all'inizio della competizione paghiamo anche un ritardo del nostro campionato e questo si sente subito». Il tecnico rosanero comunque saprà apportare i giusti correttivi. «Delio Rossi è bravo, ha capito che la fase difensiva è carente come posizionamento sul campo. Abbiamo un buon centrocampo e un ottimissimo attacco e il mister provvederà. Comunque vorrei essere io al posto della Lazio...», aggiunge Zamparini, parlando poi di Pastore. «Quanto costa? Non costa perchè non è in vendita. Tenerlo non sarà facile. Quando gioca in Nazionale con Messi che guadagna 12 milioni l'anno...Comunque 60 milioni di euro è la quotazione attuale, è un giocatore che vincerà il Pallone d'Oro, è tra i migliori del mondo. Offerte ufficiali non sono arrivate, ci sono state offerte ufficiose, una di 25 milioni da una squadra spagnola. Nessuna squadra italiana si è fatta avanti». Zamparini sui traguardi del suo Palermo in questa stagione non ha dubbi. «Il traguardo minimo della stagione è la Champions, arrivare tra le prime quattro, non ci riteniamo inferiori a Milan, Inter, Roma e Lazio, ma bisogna diventare squadra. L'allenatore è molto bravo e a gennaio in difesa vediamo se riusciamo a corregge qualcosa».