LE PAGELLE di Lazio-Milan: Biava annulla Ibrahimovic, Hernanes è sempre decisivo. Floccari, un rapace!

S.S.LAZIO (4-2-3-1):
MUSLERA 6,5: Graziato dalla traversa sul missile terra aria lasciato partire da Zambrotta, nega al Milan in un paio di circostanze iniziali la rete del vantaggio. In occasione della rete di Ibra esce col tempo giusto ma il centravanti svedese ha la fortuna di vincere il rimpallo e di siglare il momentaneo 1-0. Sicuramente meno attivo di Abbiati.
CAVANDA 6,5: I primi 10 minuti del match li vive come fosse dentro un incubo. Sbaglia il tempo dell'uscita su Ronaldinho in un paio di circostanze e si fa saltare con troppa facilità dal fenomeno carioca. Poi, però, con personalità riesce a raddrizzare la propria prestazione, fornendo un importante contributo di corsa, sfrontatezza ed un'ottima tecnica individuale. Si sta guadagnando la fiducia di tutti, in primis del tecnico goriziano. Aveva i riflettori puntati addosso, non era facile. Rivelazione.
dall'87 LICHTSTEINER S.V.
BIAVA 7,5: Maestoso. Nel primo tempo annulla totalmente lo spauracchio Ibrahimovic, chiudendo puntualmente ogni varco all'attaccante svedese e vincendo ogni duello aereo. Probabilmente la migliore prestazione da quando veste la maglia biancoceleste.
DIAS 6: Vive 60 minuti di normale amministrazione al centro della retroguardia biancoceleste, correndo veramente pochissimi rischi. Al 67', però, commette l'errore che rischia di compromettere l'intero match per la squadra biancoceleste, lasciandosi sfuggire Ibrahimovic che, tutto solo, salta Muslera e deposita in rete. Prova tutto sommato positiva.
RADU 6: Più attento ed ordinato rispetto alle ultime uscite, tiene bene la fascia di competenza, controllando Boateng e facendo a spallate con il roccioso ghanese, un cliente tutt'altro che semplice da gestire.
BROCCHI 6,5: Corre come sempre ovunque, è la sua partita e la sente in maniera particolare. Lotta come un leone su tutti i palloni, non leva mai la gamba e garantisce il solito apporto di muscoli e polmoni.
LEDESMA 6: Recupera un'infinità di palloni davanti alla difesa, ma non sempre è preciso quando è chiamato ad impostare la manovra. Meglio in fase di ripiego.
MAURI 6: Ha l'occasione per portare in vantaggio la Lazio: Hernanes lo serve sulla corsa, il brianzolo ci prova con un diagonale mancino, Abbiati risponde coi piedi. Si sacrifica molto in fase difensiva ed il suo apporto in quella offensiva ne risente parecchio. Non ha lo smalto dei tempi migliori, limita gli inserimenti da dietro. Prova comunque sufficiente.
Dal 79' ZARATE S.V.: Entra lui e la Lazio pareggia. Sarà un caso? Amuleto.
HERNANES 6,5: Dopo i primi 25 minuti in cui non lo si vede praticamente mai, il fantasista brasiliano accende l'Olimpico con due fiammate delle sue: al 26' con una tremenda botta su calcio di punizione scalda le mani ad Abbiati, mentre al 31', dopo aver saltato due avversari, tenta il fendente da fuori ma la palla si spegne sul fondo. Svaria su tutto il fronte offensivo, la sua luce si accende ad intermittenza, ma quando avviene è accecante. Ha il merito di servire a Floccari, dopo una travolgente azione personale, un assist da applausi che lo conferma come l'uomo più decisivo della Lazio (già un gol e due assist).
FOGGIA 5,5: Quando accelera difficilmente gli stai dietro. Peccato, però, siano davvero sporadiche le occasioni in cui il folletto partenopeo riesce a ripartire in contropiede ed a sfruttare la sua velocità. Gara di importante sacrificio, rincorre i diretti avversari come può, ma da lui ci si aspetta il guizzo vincente. Zambrotta lo controlla a dovere, non si ricordano particolari sussulti nel corso del match.
dal 74' ROCCHI S.V.
FLOCCARI 6,5: Per almeno 70 minuti gioca fin troppo isolato lì davanti, anche perchè i compagni che dovrebbero supportarlo fanno poco o nulla per impensierire il Milan. Si danna l'anima in pressing sui difensori milanisti, nonostante le sue condizioni non siano delle migliori, ma troppo spesso corre a vuoto. All'80' da bomber di razza, realizza il gol del pareggio biancoceleste, con una zampata degna del miglior condor. Re Mida.
REJA 6,5: Come accaduto una settimana fa con Kozak, ha il coraggio di gettare nella mischia un giovanissimo come Cavanda ed il ragazzotto belga-angolano non delude le aspettative. Schiera la quarta formazione diversa in quattro partite, preferendo stavolta la velocità di Foggia agli inserimenti senza palla di Bresciano. I cambi di Rocchi e Zàrate danno la scossa decisiva per agguantare il pareggio.
IL MIGLIORE: BIAVA
IL PEGGIORE: FOGGIA