ESCLUSIVA Radio Sei – Bianchedi: "E' stata la società ad imporre a Ballardini di non utilizzare Pandev e Ledesma… Dimissioni? Nel calcio sono cosi alti gli interessi…"

PUBBLICATO IERI ALLE 23,23
13.02.2010 09:35 di  Francesco Ponticiello   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radio Sei – Bianchedi: "E' stata la società ad imporre a Ballardini di non utilizzare Pandev e Ledesma… Dimissioni? Nel calcio sono cosi alti gli interessi…"
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© foto di Federico De Luca

Ai microfoni di Radio Sei durante la trasmissione Lazio di Sera è intervenuto Natale Bianchedi, maestro e punto di riferimento quotidiano del ormai ex tecnico biancoceleste, Davide Ballardini. Bianchedi e Ballardini sono in contatto quasi ogni giorno e quindi, nessuno meglio di lui conosce lo stato d’animo del tecnico romagnolo dopo l’esonero.

Ieri Lotito ha dichiarato che Ledesma è stato sempre a disposizione di Ballardini…
“Faccio una premessa: voglio dire che Davide è una persona corretta, sparare in questo momento contro Ballardini è come sparare contro la croce rossa. Le dichiarazioni del presidente Lotito sono tutte bugie, l’Italia calcistica sa bene come stanno realmente le cose. Quando Ballardini e Lotito si sono seduti a tavola per la firma del contratto, il presidente ha fatto capire che sia Pandev che Ledesma non si potevano e impiegare. Inoltre il presidente aveva promesso l’arrivo di quattro giocatori, che alla fine non sono mai arrivati”.

Dopo queste decisioni della società, perché Ballardini non si è dimesso?
“Tranne Spalletti, che ha dato le dimissioni, tutti gli altri allenatori sono stati esonerati. Nel calcio sono cosi alti gli interessi, che gli aspetti tecnici passano in secondo piano. C’è lo dimostrano i casi Pandev-Ledesma e lo stesso Roberto Mancini”.

I risultati parlano chiaro, perché arrivare a questo punto?
“Allora possiamo parlare anche di risultati: la Lazio di Ballardini ha fatto 20 punti nel girone di andata con i giocatori che conosciamo e senza Pandev e Ledesma, ha giocato 6 parite di Coppa Uefa e la squadra alcune volte tornava alle cinque del mattino del venerdì. Poi a gennaio ha giocato due partite di Coppa Italia, a Roma contro il Palermo e a Firenze contro la Fiorentina, la Lazio ha giocato sei partite in diciotto giorni. Mentre la Lazio dell’anno scorso ha fatto diciannove punti nel girone di ritorno, giocando sei partite di Coppa Italia e vincendo una finale a Roma contro la Sampdoria ai calci di rigore, ma sempre con Pandev e Ledesma. Adesso la Lazio gioca solo di domenica, ma con una quadra completamente rinnovata. Questi sono i conti che porto io…”.

C’è stato mai un momento in cui Davide si è imposto con la società per chiedere di far giocare Ledesma?
“La settimana prima della partita con il Catania, Ballardini ha alzato la voce con il presidente, e gli ha chiesto o di cedere Ledesma in Russia o di farlo giocare contro il Catania. Poi a causa dei contrasti tra la società e il procuratore di Ledesma, è saltato tutto e quindi Davide ha dovuto ancora fare a meno del giocatore”.

Se non è stata un scelta tecnica non utilizzare Pandev e Ledesma, perché Ballardini durante il processo dell’attaccante macedone ha dichiarato il contrario?
“Sinceramente io non ne sono a conoscenza di queste dichiarazioni, però, posso dire una cosa, Davide una volta mi confidò che non aveva mai allenato un giocatore così forte come Pandev. Quindi come poteva dichiarare che era una scelta tecnica? Poteva mai rinunciare a Pandev per far giocare Inzaghi? Sarebbe stato una cosa fuori dal mondo”.

Tutti sono rimasti molto perplessi su alcune scelte tecnico-tattiche di Ballardini. Ad esempio come è stato gestito Lichtsteiner...
“Per prima cosa dobbiamo dire che quando parliamo di Lichtsteiner , non si parla di Zarate, Kolarov o Muslera, che sono i giocatori di qualità della squadra. Io considero Lichtsteiner un giocatore modesto sotto l’aspetto tecnico, la sua forza è l’umiltà, molto probabilmente in questo ultimo periodo ha perso l’atteggiamento giusto e quindi tende ad essere un giocatore normale che non riesce a dare un grande contributo alla squadra”.

Però, Ballardini in questa sua esperienza sulla panchina biancoceleste ha cambiato molti moduli e da quello che si è visto ha creato un po’ di confusione…
“No, assolutamente non si tratta di confusione. Anzi secondo il mio parere c’è stata la bravura di intervenire in alcuni ruoli dove mancavano giocatori di qualità, non è facile vincere subito una Supercoppa”.

Se la Lazio si trova in questa posizione, le responsabilità sono anche di Ballardini…
“Ma le responsabilità sono di tutti: del presidente, dei giocatori e dell’allenatore. La rosa della Lazio è stata sopravalutata, altrimenti non penso che a gennaio sarebbero arrivati cinque nuovi giocatori. Lo spogliatoi della Lazio è un vulcano, ci sono troppi giocatori che non giocano e creano solo problemi”.

Per concludere possiamo confermare che Ledesma non era fuori per scelta tecnica?
“Certo…”